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Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi: Franco Battiato al Cinema di Frontiera - Sarà assegnato il premio “Donna di frontiera”

 

Siracusa, 18 luglio 2014 – Il cantautore catanese Franco Battiato sarà uno degli ospiti d’eccezione della quattordicesima edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera, presentata questa mattina nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sala degli Stemmi del palazzo della Provincia di via Roma. E tra le novità della kermesse c’è l’istituzione del premio “Donna di frontiera”. Al via lunedì la manifestazione che fino a domenica 27 luglio farà di Marzamemi il crocevia di linguaggi artistici differenti. La magia del cinema, l’incanto della letteratura e la seduzione della musica, infatti, per sette giorni si mescoleranno e alterneranno sotto il cielo stellato di questo angolo siciliano di frontiera e centrale insieme.

Lo ha ribadito il direttore artistico della manifestazione, Nello Correale, che ha spiegato: “Come da tradizione, il festival punta sulla propria vocazione internazionale. Frontiera, non come territorio ai margini ma come la parte situata di fronte. Cinema di frontiera, non cinema di periferia, cascame di un cinema dominante, centripeto, che si difende, bensì un cinema che s’interroga, che guarda all’altro da sé, aperto al nuovo. Un cinema che sia punta avanzata verso l’esterno, avamposto e non retroguardia. Cinema di frontiera inteso nel suo valore simbolico, oltre che geografico nell’accezione più ampia del termine. Frontiere territoriali, culturali, ma anche dell’anima e dei linguaggi. E’ questo il cinema di frontiera che intendo mostrare”. Infatti, il concorso presenta film che hanno fatto incetta di premi nei maggiori Festival del mondo ma che hanno avuto difficoltà ad incontrare in Italia il pubblico che meritano”.

Per la sezione lungometraggi sono sei i film in concorso proiettati in piazza Regina Margherita: “Il mondo fino in fondo” di Alessandro Lunardelli, “Hannah Arendt” di Margarethe von Trotta, “Un insolito naufrago” di Sylvain Estibal, “Gabrielle” di Louise Acharmbault, “La Jaula de oro” di Diego Quemada e “Marina” di Stijn Coninx. La giuria della sezione lungometraggi è composta dal regista italo argentino Marco Bechis, dal regista albanese Roland Sejko e dalla cineasta Monica Stambrini. I cortometraggi della sezione Con-Corto sono invece 21, provenienti oltre che dall’Italia, anche dalla Francia e dalla Spagna, per un totale di 305 minuti di proiezioni in programma nel cortile di Villadorata. Nella giuria dei corti ci sono invece: la regista Lisa  Romano, il regista Sebastiano Riso e la cine-giornalista Laura Silvia Battaglia. Il programma del cortile di Villadorata tutte le sere si concluderà con la proiezione di documentari che raccontano l’Iran di oggi, curati e presentati dall’attore e cineasta Babak Karimi. A questi si aggiungono autori e produttori di Stati Uniti, Canada e Turchia. 

Ma non solo proiezioni di pellicole in concorso. Come ogni anno, infatti, il programma del Festival internazionale del cinema di frontiera è ricco di eventi dislocati in più punti del borgo marinaro, che per una settimana si trasformerà in un laboratorio artistico a cielo aperto. Lo ha precisato, nel corso della conferenza stampa, il vicedirettore artistico della manifestazione, Sebastiano Gesù, che ha spiegato: “La quattordicesima edizione del Festival intende in particolar modo celebrare delle ricorrenze per ricordare alcuni dei più grandi cineasti del panorama mondiale e rendere omaggio alla sicilianità di  attori e registi che con la loro bravura e professionalità sono riusciti a imporsi all’attenzione del pubblico e della critica cinematografica internazionale”.

Nella saletta della Banca di Credito Cooperativo di Pachino si terranno infatti due retrospettive: “Germi, il siciliano -  a 100 anni dalla nascita del regista” e “Brancati e la sua parabola cinematografica – a 60 anni dalla scomparsa dello scrittore”, con proiezioni di film “siciliani” di Pietro Germi e altri tratti da opere di Vitaliano Brancati o sceneggiati dallo scrittore assieme a Luigi Zampa. Tanti, infine, gli ospiti siciliani, tra i quali l’attrice Donatella Finocchiaro che accompagnerà la proiezione del film “Marina” e il regista Gianpaolo Cugno che presenterà in anteprima una clip del film I Cantastorie. Numerosi gli ospiti siciliani anche per “Chiacchiere sotto il fico”, come il cantautore e regista Franco Battiato e l’attrice e fotografa Tea Falco. Ma dai registi Pasquale Scimeca e Sebastiano Riso all’attrice Tiziana Lodato, passando attraverso i fratelli Mancuso, cantanti compositori e polistrumentisti, una folta delegazione di artisti siciliani, con la loro presenza, arricchirà il Festival del cinema di frontiera di Marzamemi.   

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Marilina Paternò di Paternò vigneti e cantine, azienda che curerà il premio “Donna di frontiera” e Floriana Coppoletta, responsabile didattica della Summer School management di eventi culturali e artistici promossa da Ned, l’associazione Notte Euromediterranea del Dialogo. Presenti anche l’assessore alla Cultura Gisella Calì e il presidente del Consiglio comunale di Pachino, Salvatore Borgh, che hanno portato i saluti e un messaggio da parte del sindaco, Roberto Bruno: “Il Festival del cinema di frontiera quest'anno apre il cartellone dell'estate pachinese che sarà molto più articolata rispetto al passato. Anche per questo l'amministrazione punta su una manifestazione già collaudata ma che cresce di anno in anno. Siamo infatti arrivati all'edizione numero 14 e, come un ragazzo di questa età che passa dalla scuola media inferiore a quella superiore, cresce nei contenuti e nei momenti di riflessione. L'estate pachinese non sarà solo Festival del cinema di frontiera ma si articolerà in un vero e proprio percorso ben organizzato, in cui la manifestazione cinematografica di Marzamemi rimane una delle punte di diamante per l'offerta qualitativa non solo di Pachino ma dell'intero territorio. Un’idea e un progetto fino a oggi premiati dall'affluenza del pubblico”. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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