Spettacolo
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Scicli, 22 novembre 2016 – Le Conversazioni Libere al Pianoforte del Maestro Marcello Giordano Pellegrino hanno fatto riecheggiare di vera musica la sala del settecentesco Palazzo Spadaro di Scicli con un concerto che ha letteralmente stregato i numerosi partecipanti e che rimarrà negli annali della storia della città.

Sabato 19 novembre, infatti, il Maestro Pellegrino ha inaugurato la nona stagione concertistica degli "Amici della Musica di Peppino Cultrera", sotto la direzione artistica del Maestro Francesco Mirabella, in una sala gremita in ogni suo posto, con un pubblico molto attento e partecipe che ha apprezzato sin dalla prima nota lo spettacolo portato in scena.

Oltre al successo dello spettacolo, ulteriore particolarità era rappresentata dal fatto che il Maestro Pellegrino non si esibiva nella sua Scicli dal lontano 2009: quindi un evento nell’evento.

L’intero concerto ha avuto un filo conduttore che ha legato tutti i brani eseguiti dal Maestro Pellegrino al pianoforte, che hanno trasmesso vere emozioni ai presenti, facendo rivivere ad ognuno la grandezza della musica, capace in ogni singola nota di esprimersi in una infinità di suoni ed emozioni.

Chicca del concerto è stata la presenza della giovane ballerina Giovannella Inì, che ha eseguito una coreografia mirata sul brano "Nuvole Bianche" di L. Einaudi: un momento particolarmente toccante poiché in scena c’è stata anche la presenza della figlia del Maestro, Elena Pellegrino, che ha affiancato il papà e la Inì in un susseguirsi di suoni e movimenti coreografici.

Come ogni concerto che si rispetti, soprattutto visto il successo e la reale ed emozionale partecipazione del pubblico, non sono mancate le tante richieste di bis; tra queste, è spiccata la richiesta al Maestro di concedere un brano cantato. Richiesta immediatamente accolta ed esaudita con l'esecuzione di due brani classici della tradizione napoletana "I' te vorrai vasà" e "Torna a Surrientu”.

Il Maestro Pellegrino, che non si è per nulla risparmiato nei confronti del “suo” pubblico, prima di congedarsi ha eseguito al pianoforte il memorabile brano “Halleluja" del grande poeta e musicista Leonard Cohen, scomparso di recente, e facendo una dedica particolare che qui di seguito riportiamo:

"Dedico l'esecuzione di questa memorabile composizione ad ognuno di noi... la dedico al nostro cuore, alle nostre aspirazioni di pace universale... la dedico affinché ci sia un mondo migliore per noi stessi e le generazioni future... noi artisti, con la nostra arte, generiamo bellezza.. bellezza generata non solo da un artista, ma anche da qualsiasi persona che nel suo vivere è partecipe al miglioramento delle condizioni di ogni essere umano!

Pertanto, in un periodo son delicato come quello che stiamo vivendo, dedico particolarmente questo brano alla mia, alla nostra Scicli, che ha vissuto in questi due anni tristi vicende, ma sempre e comunque con la forza di ogni singola persona che ha avuto il coraggio di alzare la testa guardando oltre le colline... a Scicli, su queste note, auguro il bene assoluto che merita”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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