Religione
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Un'iniziativa patrocinata da AGESCI SICILIA su San Giorgio (un articolo pubblicato su Avvenire): uno studio sulla figura del santo che guarda ai 1700 anni di devozione nelle diverse aree geografiche, con particolare attenzione all'area europea...

 

"Nel Basso Medioevo, diversamente da altre regioni europee, la Penisola non conosceva un'unità di carattere nazionale, il suo territorio non era governato da un unico stato sovrano, quanto piuttosto da potentati politici di varia natura ed entità che, col tramonto del Sacro Romano Impero, la dominarono attraverso secoli di lotte intestine e invasioni esterne. Proprio in considerazione di un contesto assolutamente eterogeneo, volendo trattare della devozione verso il santo martire, è perciò opportuno considerare ogni singolo territorio, accennando a tutte quelle località che ne conservarono e ne conservano memoria avendolo come santo patrono o compatrono, o che altrimenti custodiscono sue reliquie.

Tra le altre, vi sono località che attualmente sono frazioni di comuni (comuni indicati tra parentesi) e che vanno comunque tenute in considerazione, poiché ebbero ben altra importanza nell'organato politico del Basso Medioevo. 

 
Nell'antica Trinacria il culto al santo, risalente al secolo V, si infervorò e si diffuse ovunque in occasione della memorabile battaglia di Cerami del 1063. Prossimo ad uno scontro impari, il conte Ruggero volse la sua preghiera ai due santi protettori, San Michele e San Giorgio, e San Giorgio all'improvviso apparve sul campo di battaglia. La sua visione diede all'esercito cristiano un coraggio e una volontà indomita, fino alla vittoria. segue (...)

 

Oltre che a Ragusa, come santo patrono viene festeggiato a Caccamo, Calatabiano, Castelmola, Massa San Giorgio (Messina), Modica, Monforte San Giorgio, Piana degli Albanesi, Piana dei Greci (Palermo), Piano San Giorgio (Polizzi Generosa), Prizzi, Sambuca di Sicilia, San Giorgio (Agrigento), San Giorgio (Assoro), San Giorgio (Casteltermini), San Giorgio (Catania), San Giorgio (Gioiosa Marea), San Giorgio (Mistretta), San Giorgio (Militello Rosmarino), San Giorgio (Naso) e Vicari. 

 

Ne conservano memoria: Acireale, Alcamo, Agrigento, Avola, Bivona, Bronte, Burgio, Buscemi, Butera, Calascibetta, Calatafimi, Caltabellotta, Caltagirone, Caltanissetta, Caltavuturo, Castelumberto, Castelvetrano, Castronovo di Sicilia, Catania, Cefalù, Chiaramonte Guelfi, Ciminna, Corleone, Donna Lucata (Scicli), Enna, Gangi, Graniti, Gratteri, Licata, Marineo, Mazara del Vallo, Melilli, Messina, Mezzojuso, Monreale, Naro, Nicosia, Noto, Novara di Sicilia, Palazzo Adriano, Palermo, Partanna, Patti, Piazza Armerina, Piana degli Albanesi, Piana dei Greci (Palermo), Racalmuto, Randazzo, Salemi, San Filippo del Mela, San Fratello, San Mauro Castelverde, San Michele di Ganzaria, Sant'Angelo di Brolo, Santa Caterina Villarmosa, Sciacca, Scicli, Siracusa, Taormina, Termini Imerese, Trapani, Troina, Tusa e, ovviamente, Cerami

 

San Giorgiu gluriusu, lu mé cori quant'é confusu, pi sta parma ch'aviti 'nvrazza, cunciritimi la razia. Pri la fidi ch'avemu, la grazia nui vulemu. San Giorgiu prutitturi vi priamu cu firvuri di scansarila città di qualunqui iniquità. Evviva San Giorgiu lu gran prutitturi, ca Cristusignuri a nui lu donò.

 

 

Indice


PRIMA PARTE

01. Tra storia e leggenda
02. Il culto dal secolo IV
03. Passio Giorgii
04. L'episodio del Drago
05. Il Santo Cavaliere
06. Francesco di Assisi
07. Il Basso Medioevo in Occidente : Germania - Francia - Portogallo - Spagna 
08. In Aragona
09. In Catalogna 
10. In Inghilterra
11. In Italia 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                      12. Iconografia
13. Patronato
                                                                                                                                                                     
 
SECONDA PARTE

01. Leggenda Dorata - Il Martirio
02. Martirio e morte. Fino alla vittoria
03. Leggenda Dorata - La lotta con il Drago
04. Il Drago
05. La Rosa

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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