Religione
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#Ragusa, 27 novembre 2015 – Mons. Carmelo Cuttitta da domani, prenderà il posto del vescovo, Mons. Paolo Urso, che ha retto la Diocesi di Ragusa per 13 anni.

L'inizio del suo ministero pastorale verrà trasmesso per TV e via Internet.

 

Nell’allegato un libretto per seguire l’evento dell’insediamento.

 

 

Chi è Mons. Cuttitta

Il Papa ha nominato vescovo di Ragusa monsignor Carmelo Cuttitta, trasferendolo dalla sede titolare di Novi e dall’ufficio di vescovo ausiliare di Palermo. Nonostante la sua giovane età ha già ricoperto incarichi di grande responsabilità.

Monsignor Carmelo Cuttitta è nato a Godrano, in provincia di Palermo, il 24 marzo 1962. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici alla Pontificia Facoltà Teologica “San Giovanni Evangelista” come alunno del seminario arcivescovile maggiore di Palermo, ottenendo il baccellierato in teologia e frequentando, in seguito, i corsi per la licenza.

Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 10 gennaio 1987.

Ha svolto i seguenti incarichi: vice rettore del seminario arcivescovile maggiore “San Mamiliano” (1987-1988); assistente diocesano dell’Azione cattolica giovani (1987-1995); vicario parrocchiale della parrocchia “S. Atanasio” a Ficarazzi (1988-1990); segretario particolare dell’arcivescovo di Palermo (1990-1996); segretario aggiunto della Conferenza episcopale siciliana (1991-2007); membro del consiglio presbiterale (1997-2007); componente del collegio dei consultori (2002-2007); parroco della parrocchia “San Giuseppe Cottolengo” (1996-2007); dal 2004 è commissario arcivescovile della congregazione degli Angeli (ente gestore della scuola cattolica “S. Lucia”). È stato componente della commissione liturgica diocesana, della commissione diocesana per la canonizzazione del servo di Dio don Pino Puglisi, consulente ecclesiastico del Centro di pastorale familiare, membro del comitato regionale preparatorio al convegno ecclesiale di Verona. Nel 2004 è stato nominato cappellano di Sua Santità.

Il 28 maggio 2007 è stato eletto vescovo titolare di Novi e nominato ausiliare di Palermo, ricevendo la consacrazione episcopale il 7 luglio successivo.

Finora vicario generale dell’arcidiocesi di Palermo, ricopre al presente anche l’incarico di segretario della Conferenza episcopale siciliana.

 

***

La storia della Diocesi di Ragusa

La Diocesi di Ragusa nasce il 6 maggio del 1950 quando, con bolla Pontificia di Pio XII, veniva eretta quale suffraganea dell'Archidiocesi di Siracusa e ad essa unita.
In questo modo si dava corpo ad un antico desiderio del clero e dei fedeli ragusani che, grazie all'impegno di monsignor Carmelo Canzonieri, parroco della chiesa di San Giovanni ma anche del sacerdote Giovanni Cascone, della baronessa Maria Cartia, del sacerdote Vincenzo Sozzi e di monsignor Giovanni Iacono, vescovo di Caltanissetta, ebbe una felice conclusione. 

Alla guida della nuova diocesi fu nominato lo stesso arcivescovo di Siracusa,  monsignor Ettore Baranzini, a cui venne affiancato come vescovo ausiliare, con incarico di vicario generale ed obbligo di residenza a Ragusa, mons. Francesco Pennisi. 

Il 9 settembre 1950 nella Chiesa di San Giovanni, che era diventata la Cattedrale della nuova diocesi, il cardinale Ernesto Ruffini, arcivescovo di Palermo, in qualità di legato del Papa, dava esecuzione alla bolla pontificia immettendo il nuovo vescovo  Baranzini nel possesso della sua nuova diocesi. Gli anni successivi furono caratterizzati dall'organizzazione delle strutture diocesane; nel 1951 venne eretto il Capitolo della Cattedrale, mentre nel 1952 si apriva anche il Seminario. 

Il 1 ottobre 1955 il Papa Pio XII separava definitivamente la diocesi di Ragusa dall'archidiocesi di Siracusa e nominava vescovo monsignor Francesco Pennisi. Il fermento di un cammino nuovo, guidato dall'ardente carità pastorale di  monsignor Pennisi ha avuto un momento significativo nel primo Congresso Eucaristico Diocesano (settembre 1951), quasi per sottolineare che l'Eucaristia è fonte e culmine della vita cristiana.

Nel periodo del rinnovamento post-conciliare, vissuto con forza e slancio giovanile, la Chiesa Ragusana assiste al cambiamento dei pastori:  monsignor Pennisi per raggiunti limiti di età lascia il governo pastorale a monsignor Angelo Rizzo che, «nel nome del Signore», guiderà la Diocesi per ventotto anni. Un cammino scandito in modo particolare dalle assemblee diocesane unitarie di Pastorale che sono sfociate nel primo Sinodo diocesano celebrato nel 2000. Veniva così sottolineato un secondo elemento di questa giovane Chiesa: la comunione. 

Il 12 aprile 2002  monsignor Rizzo passava il testimone  a monsignor Paolo Urso che veniva ordinato nella nostra cattedrale in un clima di grande gioia e profonda comunione; il Signore apriva cosi un altro periodo della storia diocesana nella certezza che «il suo amore è per sempre».

Ora, dopo più di tredici anni di accompagnamento e guida pastorale, monsignor Paolo Urso è pronto ad accogliere monsignor Carmelo Cuttitta, quinto vescovo di una Diocesi che ha ancora un lungo cammino davanti. 

 

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Lettera di monsignor Carmelo Cuttitta alla Chiesa di Ragusa

 

Ai fratelli e alle sorelle della Chiesa di Ragusa, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo” (Ef 1,1-2).

Con trepidazione e con gioia ho accolto dal Papa Francesco la chiamata a servire la Chiesa di Ragusa. Vengo dunque a voi nel nome del Signore, pastore e custode delle nostre anime (1 Pt 2,25), che guida il suo popolo con sapienza e non gli fa mancare i mezzi e gli strumenti della salvezza. 

Da quando ho appreso di essere il vostro Vescovo, ho chiesto al Signore, che mi ha chiamato a servirvi come pastore, la fedeltà alla Sua volontà. Ho espresso nella preghiera tutta la mia disponibilità ad amarvi ed a prendermi cura di voi: accogliamoci a vicenda con fiducia ed amore! 

Metto a vostra disposizione, senza alcuna riserva, il mio cuore di fratello, di padre e di amico, con la speranza di essere sempre capace di gesti amorevoli e premurosi che sono propri del Pastore. Chiedo al Signore un cuore che superi i miei limiti, e nel quale ciascuno di voi abbia la certezza di poter trovare un posto. 

Vengo a voi per annunciarvi la gioia del Vangelo che riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù, nell’annuncio della Buona Novella intendo ispirarmi al Beato Giuseppe Puglisi che ci è modello per la sua testimonianza martiriale. 

Desidero essere “collaboratore della vostra gioia” (2 Cor 1,24). Percorreremo insieme le vie della fede e della carità, per essere nel nostro tempo audaci testimoni di Cristo risorto e per offrire a tutti la testimonianza credibile del suo amore e del nostro servizio, riservando un’attenzione privilegiata ai piccoli e ai poveri. 

Ho avuto notizia del fervore della vostra fede e dell’operosità della vostra carità sotto la guida del Vescovo Mons. Paolo Urso. Mi unisco a voi nell’esprimerGli viva gratitudine, ringraziandolo per ciò che con zelo e saggezza ha realizzato nella Diocesi, offrendovi una forte testimonianza di fede e di amore. 

La coincidenza della pubblicazione della mia nomina con il 53° anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Mons. Urso, mi offre la possibilità di unirmi a voi nel porgere a Lui gli auguri più fervidi e fraterni. 

Abbiamo un cammino da compiere insieme, senza nulla disperdere del tesoro di santità e di grazia che la nostra Diocesi ha sin qui sperimentato. Viviamo in un tempo assai complesso e pieno di difficoltà a causa del clima culturale che respiriamo e delle difficoltà che tante famiglie sperimentano nell’attuale congiuntura sociale ed economica. La nostra Chiesa possiede risorse spirituali e morali capaci di testimoniare la presenza del Signore in mezzo a noi e di rigenerare un tessuto di comunione e di solidarietà attraverso la vicinanza e la solidarietà. 

 

Saluto tutta la Comunità diocesana: i presbiteri e i diaconi, necessari compagni di ministero di cui il Vescovo non può fare a meno. Le famiglie, cellula fondamentale della società civile ed ecclesiale, ed i giovani, speranza della Chiesa e del mondo; le persone consacrate che spendono l’esistenza nel servizio dell’evangelizzazione, della carità o vivono nel nascondimento e nella contemplazione; gli anziani e gli ammalati, che con la loro saggezza e la loro sofferenza illuminano e rendono fecondo il nostro cammino quotidiano. 

Il mio pensiero si rivolge ai fratelli di altre religioni o di altre confessioni e agli uomini e donne di buona volontà: troverete nel Vescovo un amico e un fratello, desideroso di incontravi, di conoscervi, di condividere con voi un tratto di strada. 

Rivolgo infine un rispettoso saluto alle Autorità civili, con le quali mi impegno a lavorare nella ricerca e nella realizzazione del bene comune, a servizio dell’uomo e della sua integrale promozione, nella verità, nella giustizia, nella solidarietà e nella pace. 

In questo momento, di fronte alla nuova missione che il Signore mi affida, sento tutto il peso della mia povertà. Mi affido, pertanto, alla intercessione della Beata Vergine Maria del Rosario e chiedo a tutti voi di pregare che il Signore mi conceda il dono della sapienza del cuore, perché sappia ascoltare ed accogliere ciascuno di voi come dono prezioso ed accompagnarvi nella ricerca del Volto del Signore. 

In attesa di incontrarvi, invoco su di voi, che già mi siete diventati cari, la benedizione del Signore. 

 

+ Carmelo Cuttitta 

Vescovo eletto di Ragusa 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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