Religione
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#Giarratana (#Ragusa), 23 dicembre 2015 – Sabato, a partire dalle 17,30, e sino a notte andrà in scena la “prima” del presepe vivente di Giarratana, definito “miglior presepe d’Italia” dall’opera internazionale “Praesepium historiae ars populi”. 

Ambientato tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, con oltre 120 personaggi in 30 ambienti, rappresenta fedelmente la vita quotidiana di quel tempo, riappropriandosi di luoghi e tradizioni ormai dimenticati. Al calar della sera e al chiaror di lumi a petrolio e candele, animarsi vicoli, abitazioni e botteghe. 

I visitatori, che anche quest’anno accorreranno numerosi, avranno la possibilità di inoltrarsi a gruppi lungo un percorso prestabilito nel quale i “quadri viventi” possono contare su un’appropriata cornice in cui i mestieri, i costumi, gli utensili domestici e gli attrezzi da lavoro, sono quelli rigorosamente originali dell'epoca. Si avrà la possibilità di vedere artigiani intenti ad intrecciare canestri e corde o a scalpellare pietre; le donne che vagliano il grano, infornano il pane, ricamano, tessono o torcono le lenzuola al lavatoio…

Inaugurazione con il vescovo e il prefetto di Ragusa.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry