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Sala conferenze dell’ISSR San Metodio - via della Conciliazione n. 6

 

 Siracusa, 30 giugno 2015 – Siracusa ospiterà da domani, 29 giugno, al 3 luglio il convegno internazionale dal titolo La lessicografia dei LXX e i papiri. L’organizzazione è a cura dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa, in collaborazione con l’Università di Strasburgo (Francia) e l’Università di Saarbrücken (Germania). 

Una ventina di studiosi da vari paesi europei si riuniscono per studiare il vocabolario della Bibbia.
In particolare, si tratta del vocabolario della cosiddetta Settanta (sigla LXX), ovvero la traduzione greca più antica dell’Antico Testamento. Il convegno si inscrive poi in un progetto più vasto: quella di una edizione in 4 volumi di un lessico che riguarda il vocabolario della LXX.

Si tratta dell’Historical and Theological Lexicon of Septuagint, un vocabolario alla cui realizzazione partecipano più di 120 autori da tutto il mondo, fra cui molti italiani. Sebbene il progetto di questa opera monumentale abbia la sua base redazionale presso l’Università di Strasburgo, non è casuale la scelta di organizzare il quarto convegno internazionale in Italia e in particolare a Siracusa, luogo privilegiato per gli studi di papirologia.
La prima serata del convegno, lunedì 29 sera alle ore 19 presso la sede del San Metodio, vedrà l’intervento di Anna Passoni Dell’Acqua (Università Cattolica di Milano), Eberhard Bons (Università di Strasburgo) e Dionisio Candido (ISSR di Siracusa).
Per ulteriori informazioni sul programma delle giornate, si può consultare il sito del San Metodio: www.sanmetodio.eu.

 

“Barbieri di Sicilia”, Mostra Fotografica di Armando Rotoletti, Palazzo Rau della Ferla, Via Silvio Spaventa, Noto

dal 4 luglio al 30 settembre 2015



Nelle splendide sale di Palazzo Palazzo Rau della Ferla, Via Silvio Spaventa, Noto, si inaugura il 4 luglio 2015 alle 19.30 la mostra fotografica “Barbieri di Sicilia”, 40 scatti di Armando Rotoletti sul mondo affascinante e ormai scomparso delle antiche barberie siciliane. L’Autore sarà presente con il pubblico insieme a Maria Virginia Di Martino che farà una presentazione critica della mostra e Cettina Raudino, Assessore alla Cultura e Vice- Sindaco del Comune di Noto.

Le immagini presentate fanno parte di una ricerca compiuta dal fotografo Armando Rotoletti vent’anni fa, scovando le ultime barberie non ancora travolte dalla modernizzazione, nella profonda provincia dell’isola. Il risultato è un reportage unico, che mescola con eleganza fotogiornalismo, e ricerca antropologica.

Come nasce il progetto de “I Barbieri di Sicilia”? “Nella primavera del 1991”, racconta Rotoletti, “mi trovavo in Sicilia per una storia di copertina da me proposta. Nella piazza di Corleone entrai in una barberia per chiedere un’informazione. Non ricordo se ebbi soddisfazione in ciò che volevo sapere, ma ricordo che ebbi come una rivelazione. Avevo davanti il luogo più autentico della socialità siciliana, dove ogni sussulto della vita del paese veniva passato al pettine fine, con sorniona noncuranza, vedendo senza vedere, dicendo senza dire.” Da questa esperienza inattesa “nasce l’idea”, continua Rotoletti, di “fermare il tempo con la pellicola, cogliendo, prima che fosse troppo tardi, quell’impalpabile impronta culturale, quel distillato di ‘sicilianità’ che io stesso, da siciliano, ben conoscevo e tenevo a documentare.”

Gli scatti fotografici, realizzati tra il 1992 e il 1993, hanno seguito un itinerario dettato dall’istinto, fra barberie di città e di piccoli paesi, procedendo dall’entroterra alla costa per tutta la Sicilia. Un detournemént che ha fatto emergere dei tratti comuni tra queste barberie, creando una narrazione di un mondo popolare e interclassista, che rappresentava il fulcro della comunità di ogni paese, più ancora della chiesa, del corso o del circolo.

Impiegando metodi prossimi a quelli dell’antropologia culturale, integrando gli scatti con conversazioni per comprendere più a fondo caratteri, storie e abitudini, il reportage di Rotoletti va oltre la banalità del pittoresco per cogliere le singole personalità dei barbieri e dei loro avventori, le atmosfere gravide di umanità dei saloni da barba ma anche il pathos e la fatica del lavoro quotidiano. Sono scatti pieni di curiosità ed empatia che ritraggono persone autentiche, sorprese nei momenti più impegnativi e anche più divertenti della loro giornata, in un flusso ininterrotto di voci e silenzi carichi di significati, profumi, musiche e suoni della strada.

Una collezione di foto che ha saputo affascinare anche, Igor Man, al secolo Igor Manlio Manzella grande decano del giornalismo italiano. «Si può commentare una fotografia?», scrive Man. «No, se la fotografia è bella: perché parla da sola. Prendiamo queste che compongono una sorta di “Reportage nella Barberia”, scattate da Armando Rotoletti nella Sicilia che ancora resiste alla volgarità della plastica in saffico connubio con la formica: sono bellissime, veri “pezzi d’arte”. Impossibile commentarle, dunque, ma sollecitano il vecchio cronista a tentare una sorta di fragile amarcord che il rasoio del tempo presente porterà via, proprio come schiuma di sapone sapientemente montata da un effimero barbiere».

Ed è sempre Man, i cui scritti corredano anche il catalogo della mostra, con una serie di rievocazioni, a descrivere una di queste foto, con una memoria di lui 13enne, di una domenica del febbraio ’ 39 nel quartiere Cibali di Catania dove abitava. Il barbiere Don Puddu stava per chiudere per sempre il suo "Salone Venus”  ma ci teneva a fare lui la prima rasatura al giovane Igor. «Il Salone Venus odorava di sapone, di borotalco, di lozione dopobarba contenuta in uno spruzzatore di latta nichelata, con la pompetta avvolta in una sottile reticella di seta. Tutti gli strumenti di Don Puddu erano allineati accanto al lavandino, su di un tavolinetto: come li vedo nelle fotografie di Rotoletti. Prima di attaccare i capelli, Don Puddu sillabò “senta, non le pare sia giunto il momento di farsi la barba? […] Confuso avrei voluto dirgli che la mia barba era poco più di una peluria ma lui, deciso, aveva cominciato a insaponarmi come soltanto i barbieri del Sud sanno fare. Infine estrasse dal taschino della giacca il rasoio, prese ad arrotarlo sul palmo della mano. “Il mio rasoio marca Puma”, sorrise fiero».

Altre storie e suggestioni sono contenute nel catalogo a stampa, con testi di Igor Man e Vincenzo Consolo. Il catalogo è in vendita su iTunes in versione ebook, arricchita da filmati, brani musicali e testi di approfondimento a corredo delle foto. https://itunes.apple.com/it/book/barbieri-di-sicilia/id689667129?mt=11&ign-mpt=uo%3D4

Armando Rotoletti Armando Rotoletti (Messina, 1958) ha studiato fotografia presso il St. Mary College e il London Polytechnic (ora University of Westimnster) a Londra, città dove ha iniziato la sua attività professionale. Trasferitosi a Milano negli anni ’80 si è quindi dedicato al fotogiornalismo. Tra il 1985 e il 1995 ha prodotto diversi reportage presentati in mostre personali e collettive. Nel 1990, su invito di Grazia Neri, è entrato a far parte della sua storica agenzia, dando avvio all’attività di fotografo-ritrattista di personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’economia.

I suoi reportage sono stati pubblicati da molte importanti riviste tra cui i settimanali “Sette” e “Io donna” del Corriere della Sera, Vanity Fair, The Sunday Times, etc.

Contestualmente ai suoi impegni editoriali da una decina d’anni si dedica anche a lavori di ampio respiro e di approfondimento sociale; tra questi Le facce della saggezza (ritratti di filosofi italiani); Casa della Carità. I volti le storie, dedicato agli ospiti della Casa della Carità di Don Colmegna; Barbieri di Sicilia, un reportage sulle ultime botteghe di barbiere nell’isola. Attualmente, in parallelo alla ritrattistica, documenta paesaggi e volti dei distretti agroalimentari (Langhe, Food Valley, ecc.) pubblicando i relativi volumi: Gente di Barbaresco è il primo risultato di questo nuovo impegno. Con Circoli di conversazione a Biancavilla, Rotoletti esplora la realtà antropologica di un paese siciliano alle pendici dell’Etna, dal destino incerto e in lotta perenne con la modernità. Un altro suo recente volume, Valelapena, racconta storie di riscatto dal carcere di Alba, dove ai detenuti è consentito il lavoro nel vigneto dello stesso carcere. Scicli, città felice, è il racconto fotografico di una delle più affascinanti città barocche del Sud Est della Sicilia, il suo ultimo libro, Vino e gente dell’Etna documenta lo straordinario territorio dell’Etna e il suo rinascimento enoico.


BARBIERI DI SICILIA Fotografie di Armando Rotoletti



Palazzo Rau della Ferla, Via Silvio Spaventa, Noto (SR)



Dal 4 luglio al 30 settembre 2015




Inaugurazione sabato 4 luglio ore 19.30,




La serata sarà allietata dal Duo acustico ARS NOVA, il Maestro Torquato Tricomi alla chitarra e Giuseppe Garozzo al mandolino, suoneranno le antiche musiche dei Saloni da Barba.




Orari d’apertura: 17-23, chiuso il lunedì




La Mostra è organizzata in collaborazione con lo Studio Barnum contemporary di Noto

Per informazioni: Armando Rotoletti cell. 335 6643389 http://www.armandorotoletti.com

Siracusa, 29 giugno 2015 - L’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro, ed il vice presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Gianninoto, hanno incontrato una delegazione di buyers cinesi in visita in Siracusa nell’ambito del progetto “Sicilia Madre Terra”, inserito nel programma “Expo e Territori”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“E’ stato il primo di una serie di incontri con operatori internazionali interessati al settore dell’enogastronomia che, dopo aver visitato Expò Milano, verranno in Sicilia per incontrare i produttori locali. Durante la loro permanenza nella nostra area hanno visitato alcune aziende del sudest siciliano e degustato una selezione di prodotti di eccellenza del territorio, come olio, vino, conserve, cioccolato. I mercati esteri emergenti, infatti, sono molto attenti non solo ai disciplinari di produzione, ma anche alla conoscenza diretta dei territori di provenienza dei prodotti e dei produttori”. Lo dichiara l’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro. 

 

Siracusa, 29 giugno 2015 - Il Dipartimento delle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti della Regione ha prorogato i termini di presentazione delle istanze per la “Concessione di contributi, per l’anno 2014, in favore di “Inquilini morosi incolpevoli” residenti nel Comune di Siracusa”. La nuova scadenza è prorogata al 22 Luglio 2015 .

Beneficiari dell’intervento i titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato che risiedano da almeno un anno nell’alloggio oggetto di sfratto esecutivo per morosità pronunciato a causa di una adempienza nei pagamenti per le seguenti cause: perdita di lavoro per licenziamento; consistente riduzione dell’orario di lavoro derivante da accordi sindacali o aziendali; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o atipici; cessione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Camera di Commercio, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia o grave infortunio o decesso di uno dei componenti il nucleo familiare, che abbia comportato la sostanziale riduzione del reddito complessivo del nucleo stesso; necessità dell’impiego di parte del reddito per far fronte a rilevanti e documentate spese mediche ed assistenziali. Requisiti per l’accesso, modalità di richiesta della concessione del contributo e l’intero avviso sono disponibili sul sito dell’Ente all’indirizzo www.comune.siracusa.it 

Finale pirotecnico del festival con l’invasione di campo del Volcàn Quartet

 

Vittoria, 30 giugno 2015 – L’anima “spiritual” di Francesco Cafiso infiamma l’estro latino del Volcàn Quartet, mandando letteralmente in visibilio il pubblico del “Vittoria Jazz Festival”. Strepitoso “ormeggio” per la rassegna jazzistica vittoriese che, per tutto l’arco delle sue quattro settimane, ha navigato lungo il “corso” della migliore storia contemporanea del jazz. Una felicissima e, quasi “mistica” coincidenza, che ha fatto sì che l’edizione 2015 diventasse da primato, per la presenza costante e continua di mostri sacri del jazz e che, aleggiando come aurea benefica sul festival, ha messo insieme due grandissimi, Gonzalo Rubalcaba e Francesco Cafiso. 

Mentre Cafiso con la sua band e con lo “special guest” Francesco Buzzurro affascina una gremita Piazza Henriquez con “La Banda”, il suo ultimo lavoro discografico, dietro le quinte del palco ci sono ancora i Volcàn, protagonisti del concerto di sabato sera, che ascoltano entusiasti e rapiti Cafiso e i suoi compagni di viaggio, fino a quando accade qualcosa di straordinario: l’evento nell’evento. I Volcàn fanno invasione di campo, salgono sul palco e si impadroniscono di strumenti e degli stessi “artisti”. E suonano insieme Cafiso, Rubalcaba, Buzzurro. Le loro band si confondono, si mescolano, si cercano. Giovanni Hidalgo passa dalla percussioni alla batteria, le mani di Mauro Schiavone si ritrovano accanto quelle di Gonzalo Rubalcaba e Francesco Cafiso gongola, suona ed è felice. È felice di suonare nella sua città, per la sua Sicilia che ricorre sempre e continuamente nelle “vene” del suo progetto musicale.

“Per tre anni - dice Cafiso al pubblico - ho cercato, mi sono messo in cammino, prima dentro me stesso e poi dentro la storia e le tradizioni del jazz”. Un jazz, soprattutto, siciliano. Bagnato dalle “lacrime” della sua terra. Di quegli emigranti-musicisti che partivano con la valigia di cartone e addosso come una seconda pelle con il loro strumento a fiato. Suonatori della band del paese, accompagnandone musicalmente tutti i momenti di vita sociale e privata. E la serata di chiusura dell’ottava edizione del Vittoria Jazz Festival sarà segnata anche dal “piacere” della scoperta. È l’assessore alla cultura della città, Gaetano Bonetta, sul palco per i saluti istituzionali ad apertura di serata insieme al patron del festival, Emanuele Garrasi e al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, a rivelare al pubblico che la prima jazz band siciliana è stata vittoriese. “A metterla su è stato Lello Di Geronimo”, spiega l’assessore vittoriese che mostra sul grande schermo allestito in piazza la foto della band.

“La mia città merita anche questa scoperta”, sottolinea il patron del festival Emanuele Garrasi, tributando al pubblico del festival un particolarissimo ringraziamento per avere fatto sì che l’ottava edizione strepitosa di suo, diventasse straordinaria per “le emozioni condivise”. E il tributo totale e “commovente” del pubblico a Cafiso e al suo festival arrivano con la standing ovation finale, quando il direttore artistico concede l’ennesimo bis.

 

Marina di Ragusa, 29 giugno 2015 – L’equipaggio dell’imbarcazione maltese “Lightining”, con armatore Alfred Manduca (Royal YC Malta), ha vinto la quarta edizione del Trofeo Boroli, la regata velistica che si è svolta nel fine settimana nelle acque antistanti il Porto Turistico di Marina di Ragusa. 

Secondo posto per l’equipaggio “Allegra 2” con armatore Franco Civello (Circolo Velico Scirocco) e terzo posto per “Elusive 2”, ancora da Malta con armatore Arthur Podesta (Royal YC Malta). 

Quarto e quinto posto ancora per imbarcazioni maltesi, mentre al sesto posto un ex aequo per un’imbarcazione maltese e una tedesca. La competizione sportiva è andata molto bene anche grazie ad un vento ottimale e ha visto un’ottima partecipazione di equipaggi pronti a gareggiare per conquistare il Trofeo Boroli che passa ogni anno dalle mani del precedente vincitore a quello del nuovo e che è dedicato alla categoria “Gran Crociera”. 

Sabato si è svolta una “lunga” che ha visto le imbarcazioni gareggiare nel tratto di mare compreso tra Caucana e Donnalucata, favoriti da un vento di 25 nodi. 

La seconda giornata ha previsto due prove a bastone nel mare antistante il porto. 

L’iniziativa è stata promossa dai Circoli Velici Iblei, dalla Federazione Italiana Vela – FIV Comitato VII Zona 4 mentre a suo sostegno ci sono la Fondazione Boroli, il Porto Turistico Marina di Ragusa, il Comune di Ragusa, la Provincia Regionale di Ragusa, il Coni. Contemporaneamente si è svolta la Hyblea Cup per le imbarcazioni dotate di regolare certificato Irc, Orc e le imbarcazioni d'altura da diporto prive di certificato. 

Due le classifiche finali. Nella prima, per le imbarcazioni fino agli 11 metri, a vincere è stata l’imbarcazione “Prodigio” capitanata da Claudio Parisi (Circolo Velico Scirocco), seguita al secondo posto da “Spark” con timoniere Giovanni Trombatore (Circolo Nautico Scoglitti), infine terzo posto per “Magica Dea” con al comando Giovanni Boroli (Circolo Velico Scirocco). Meritato quarto posto per “Zoe”, timonata da Giulio Stanzione, presidente del porto e con armatore Biagio Romano. 

Era l’imbarcazione dell’equipaggio del Porto Turistico di Marina di Ragusa. Per la seconda categoria, quella delle imbarcazioni oltre gli undici metri, primo posto per “Ddea” dell’armatore Daniele Agnello (Circolo Velico Scirocco), secondo posto per “Maya” con armatore Pasquale Rovetto (Circolo Velico Scirocco) ed infine terzo posto per “Matilde” di Angelo Massara (Club Nic Catania). I partecipanti sono stati accolti dalla consueta calorosa accoglienza che sanno offrire i siciliani e lo staff del porto turistico. Tra gli eventi collaterali venerdì si è svolto il cocktail di benvenuto offerto dal Marina's Lounge Bar mentre sabato ci si è spostati per un dopocena musicale presso Marsa A' Rillah. 

Domenica infine la premiazione sulla terrazza del ristorante Alluè con annesso rinfresco offerto dal porto. Sponsor della competizione sono stati la Banca Agricola Popolare di Ragusa, Sisail, Conserve di Sicilia Giuseppe Rosso e Acqua Santa Maria. In campo, per il supporto tecnico, la Capitaneria di Porto - Delegazione di Spiaggia di Marina di Ragusa, la Protezione Civile del Comune di Ragusa, il Porto Turistico Marina di Ragusa, l’ASD Scuola di Sport.

 

Siracusa, 29 giugno 2015 – Durante lo svolgimento degli appena conclusi spettacoli classici, nell’anno della “trilogia del mare”, sono state molto gradite le visite nella sede della Guardia Costiera di Siracusa di Moni Ovadia, regista ed interprete della tragedia “Le Supplici” di Eschilo, e di Sebastiano Lo Monaco, interprete di Agamennone nell’”Ifigenia in Aulide” di Euripide. 

I due artisti sono stati accolti dal comandante della Capitaneria di porto, Capitano di Vascello Domenico La Tella ed dal comandante in seconda, Capitano di Fregata,  Ernesto Cataldi che hanno anche mostrato a Ovadia e Lo Monaco i locali dove viene portata avanti quotidianamente l’attività svolta dalla Capitaneria di Porto di Siracusa. 

L’incontro con i due protagonisti del cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici allestito dalla Fondazione INDA, è stato anche l’occasione per ricordare l’importante ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della fondazione del Corpo delle  Capitanerie di porto che cade proprio nell’anno in corso.

Il comandante La Tella ha ringraziato Ovadia e Lo Monaco per la cordiale ed apprezzatissima visita, facendo loro i complimenti per il successo ottenuto con i due spettacoli e donando poi ai due artisti il tradizionale “crest” della Capitaneria di porto di Siracusa.  

Il regista e l'attore hanno invece voluto esprimere il loro apprezzamento per l'attività svolta ogni giorno dal personale della Capitaneria anche in relazione ai consistenti flussi di migranti che oramai da più di due anni stanno interessando il nostro litorale ed alle correlate operazioni di soccorso. 

 

Siracusa, 28 giugno 2015 – Deve faticare, lottare e superare qualche piccolo intralcio dettato dall’inesperienza, ma Peace And Love riesce a difendersi dall’affondo dell’agguerrito Idomeneo. 

Questa la cronaca degli ultimi 200 metri del Memorial Gaetano Postiglione, condizionata che ha mandato in pista i giovanissimi e dove l’allieva di Marcello Restuccia replica il recente successo. In regia ancora Sebastiano Guerrieri, che superata una piccola perplessità di Peace and Love, affronta in un duro duello il collega Antonio Polli, il quale però deve cedere le armi. Non si rompe ancora l’incantesimo per Idomeneo, costretto, quindi, al posto d’onore per la terrza volta consecutiva. 

Scende il podio di qualche gradino, invece,  Flor Palida, che consegna ad Antonio Cannella la medaglia di bronzo. Ma fa presto a rifarsi il giovane fantino grazie a Ottawa che, in fuga, va al bersaglio nella seconda condizionata riservata, però, a soggetti anziani. Il binomio vincente, ai 250 metri dal traguardo, accelera e si svincola dal buon Never Say Never, montato da Guerrieri e dall’ atteso Zaiman che, con in regia Giuseppe Cannarella, chiuda la terna del Premio Msc Lirica. 

La “II Tris” proposta a chiusura convegno all’ Ippodromo del Mediterraneo, ha registrato il successo di Brigant Akiram su Oro di Roby e Roccahid. 

Siracusa, 28 giugno 2015 – «Una pubblica amministrazione attenta solamente a pianificare i servizi partendo dalla preoccupazione di far “quadrare i bilanci”, dimenticando che destinatario del servizio è l'uomo, nella sua dignità di persona, favorisce la crescita del disordine sociale, dei soprusi, e della corruzione tra politici, funzionari e imprese e raggiunge solo l'obiettivo del disservizio. Oserei dire che dove c'è disordine sociale, sopruso, corruzione e violenza alla base ci sta sempre una cultura arrogante e mafiosa».

Mons. Giovanni Accolla, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici Onlus, non le manda a dire. Aprendo i lavori dell’incontro sull’opera della Fondazione, realtà d’eccellenza per la riabilitazione in Sicilia, presenta la struttura di via Piazza Armerina a Siracusa e al tempo stesso “striglia” la burocrazia della Regione Siciliana, troppo spesso poco attenta alla persona. Sono presenti Giovanna Gambino, Garante per i diritti dei disabili della Regione Siciliana, e Marco Saetta, direttore dell'Unità operativa di medicina riabilitativa dell’Asp di Siracusa. I saluti iniziali sono stati dell'arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo. Ha introdotto i lavori Francesco Rametta, direttore sanitario della Fondazione.

“La giornata di riflessione di oggi nasce dall'esigenza di far conoscere l'opera della Fondazione Sant’Angela Merici, la sua azione nel territorio e nel confronto con la pubblica amministrazione. Un'analisi della domanda e dell'offerta di servizi a favore della persona con fragilità: disabili, anziani e ammalati. Al centro di ogni iniziativa da elaborare, proporre e pianificare ci sono le persone con fragilità, con la loro domanda di servizi ma soprattutto con la loro dignità. E nella certezza che la loro disabilità o debolezza non è un limite, ma una risorsa. L'attività medico sanitaria si fonda su una relazione interpersonale, è un incontro tra una fiducia e una coscienza. La fiducia di un uomo segnato dalla sofferenza e dalla malattia il quale si affida alla coscienza di un altro uomo che può farsi carico del suo bisogno. Questi è un operatore sanitario. La persona deve prevalere oltre qualsiasi preoccupazione economica. In qualsiasi ambiente confondere lo strumento importante dell'economia come se fosse la finalità è una dabbenaggine che genera confusione soprusi e violenze. In questi anni – ha continuato mons. Accolla - abbiamo ristrutturato, riorganizzato i servizi anche con il rinnovo di attrezzature diagnostiche e terapeutiche. Le ristrutturazioni sono state facili, hanno cambiato gli ambienti. Il cambio delle abitudini, delle mentalità, il cambio di cultura è un traguardo ambizioso e difficile. È urgente porre attenzione al coinvolgimento delle famiglie. Alla formazione del personale, attraverso corsi di qualificazione. Evangelizzare è proclamare la buona novella, una buona notizia perché ho bisogno di speranza, perché chi ha bisogno di rimettersi in cammino. Concludo con le parole del cardinale su Suenens, primate del Belgio dal 1961 al 1979: “Sperare è un dovere non un lusso; sperare non è sognare ma è la capacità di trasformare un sogno in realtà. Felici coloro che osano sognare e che sono disposti a pagare il prezzo più alto perché loro sogno prenda corpo nella vita degli uomini”.

Giovanna Gambino, Garante per i diritti dei disabili della Regione Siciliana, si è soffermata sul progetto individuale di vita: “Una persona di cui si deve valutare la centralità e non solo essere destinatario del suo progetto. Sicuramente nell’ambito della riabilitazione ci sono delle criticità, come la mancanza di un censimento, di dati a livello epidemiologico in Sicilia. C’è una programmazione oggi che non si basa su dati certi. Ad esempio sono sottostimati anche i numeri delle persone che scelgono di andare fuori Sicilia per la riabilitazione”. La Gambino ha evidenziato che compito dell’intervento riabilitativo è  valutare la Persona (diverso da Paziente, da “patior” colui che tollera, patisce) e realizzare  tutti gli interventi sanitari necessari per consentirle di raggiungere il più alto livello possibile di funzionamento e partecipazione, in relazione alla propria volontà e al contesto, nell’ottica di un reale empowerment. A questo scopo strumenti come il Percorso Assistenziale Integrato e il Progetto Riabilitativo Individuale  sono confermati come elementi essenziali  in questo rinnovato contesto scientifico-culturale. Il progetto individuale deve prevedere il Percorso Riabilitativo Unico Integrato nei vari setting terapeutici della rete riabilitativa  si concretizza nel concetto  di “presa in carico dell’utente” e nell’erogazione  degli interventi secondo definiti programmi  riabilitativi all’interno di uno specifico Percorso  Riabilitativo Individuale. Appropriatezza dei  percorsi, delle risorse professionali e degli strumenti. Appare indispensabile e auspicabile predisporre in tutte le Regioni un’organizzazione dipartimentale del settore riabilitativo. Si riconosce l’esigenza di rispondere ai nuovi spunti e  bisogni attraverso interventi specifici che seguano un approccio nuovo in termini  di cultura, strumenti, metodologie e organizzazione e che guardino alla Persona   secondo la sua totalità di bisogni, desideri e relazioni. Dobbiamo avere Ascolto e Accoglienza”. Il dottore Saetta ha cercato di indicare lo stato della riabilitazione a Siracusa segnalando le situazioni che hanno dato risposta al bisogno di salute della persona. In provincia di Siracusa riabilitazione di buon livello e la Fondazione Sant’Angela Merici è lanciata verso nuove frontiere della riabilitazione. In generale c’è ancora tanto da fare per la riabilitazione sociale, nei contatti con quello che da cornice alla disabilità, ovvero le famiglie e le associazioni di volontariato e la concreta realizzazione dei progetti di vita”. Infine sono intervenuti alcuni familiari.

La Fondazione S. Angela Merici Onlus è un Ente ecclesiastico, senza scopo di lucro, che eroga prestazioni riabilitative alle persone con disabilità ed altre attività a beneficio di persone anziane e malati di aids. In atto gestisce l’Istituto Psico-Pedagogico S. Angela Merici, a Siracusa e a Canicattini Bagni, che opera nel settore della riabilitazione di soggetti disabili psichici; il Polo Fisioterapico Riabilitativo, che eroga prestazioni riabilitative libero-professionali; la Casa di Riposo per Anziani, intitolata a Monsignor  Salvatore Gozzo, a Siracusa; la Casa Alloggio “Madonna delle Lacrime” per malati di aids, a Siracusa. 

 

Pozzallo, 28 giugno 2015 – Una domenica di corse e ancora una domenica di grandi soddisfazioni per la Nonsolobike, che alla "Prima Granfondo Città del Carrubo", svoltasi domenica 21 giugno a Rosolini, ha visto trionfare Maria Scala e Laura Melilli, rispettivamente tra le Donne B e Donne A. 

Il podio delle donne A ha visto la presenza anche di Marisa Modica, giunta terza al termine della gara disputata sui 30 km. 

Nella competizione che invece si é svolta sui 55 km, nella categoria junior la Nonsolobike ha piazzato sul podio, Santi Galofaro (2) e Tonino Grimaldi (3).

Tra i cadetti, Salvatore Ansaldi giunge al sesto posto e Alessandro Cutello undicesimo. Tra i veterani Piero Minardo giunge 24esimo, Corrado Rosa 39esimo, Giorgio Salemi 42esimo, Flavio Pluchinotta 43esimo. Tra i senior Roberto Petrolo si piazza 27esimo mentre tra i Gentleman Giovanni Guarino giunge al 14esimo posto. 

Gli ottimi risultati degli atleti permettono alla Nonsolobike di classificarsi al secondo posto assoluto tra le 33 compagini partecipanti, piazzandosi alle spalle della Mtb Modica Triathlon Bike.

 

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