Spettacolo
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  • Genere: Cabaret

Daniele Cannata ha coinvolto di recente Gianfranco d'Angelo, recitando i versi sul web

 

Ragusa, 16 agosto 2021 — Chi non ha conosciuto il bravissimo Gianfranco D’Angelo? Forse le nuove generazioni. Forse, anche loro lo avranno sicuramente apprezzato in uno dei tanti momenti delle sue performance. Ho saputo della sua dipartita. Il «Sig. D’Angelo» (così lo chiamavo da piccolo) è stato un artista molto versatile che si è distinto sin dalle sue prime apparizioni in TV.

Lo ricordo, in modo molto vivido, come attore e cabarettista e mattatore della trasmissione televisiva “Drive in” che ha rappresentato un trampolino di lancio per non poche giovani leve che si affacciavano al mondo dello spettacolo. All’epoca D’Angelo aveva circa quarant’anni e rispetto agli altri componenti era sicuramente il più avanti in età; infatti, lo chiamavano “il vecchio”, ovviamente in senso molto affettuoso.

Molteplici, in questi decenni, le sue interpretazioni. “Un monologhista in grado però di imitare chiunque e, nelle parodie dei film, di interpretare i personaggi più disparati. Vitalissimo in scena, sornione e compagnone nella vita”, così lo ricorda Antonio Ricci (in un’intervista rilasciata all’Ansa) e così lo ricordiamo tutti noi. Ma c’è un modicano che, recentemente, ha avuto l’onore e il piacere di aver collaborato con il grande Gianfranco D’Angelo, o meglio è stato D’Angelo che lo ha mirabilmente e piacevolmente coadiuvato perché coinvolto in una sorta di duetto poetico sul web recitando le poesie della grande poetessa Alda Merini. Si tratta di “pillole” di poesia, un progetto che porta la firma di Daniele Cannata (classe 1985), animatore presso una struttura terapeutica e amante del teatro sin da quando frequentava le elementari.

“Ne sono scaturiti non pochi momenti brevi e genuini, realizzati a distanza e da casa attraverso la camera del mio cellulare. Questo progetto – dice Cannata - nasce soprattutto dall’amore viscerale per Alda, poetessa vera, schietta e diretta, figlia della sua storia. I suoi versi sono immagini, talvolta delicate come pastelli, altre volte crude e spiazzanti”. Tra i tanti artisti che hanno aderito con piacere all’iniziativa è stato anche l’inossidabile Gianfranco D’Angelo. Un prezioso regalo che Daniele Cannata conserva nel suo cuore di attore.

 

Daniele, com’è sorta la collaborazione con D’Angelo e quali le tue impressioni?

«Ho contattato Gianfranco D'Angelo tramite Facebook per invitarlo a partecipare alla mia rubrica web dedicata ai versi di Alda Merini. Ringrazio la compagna e addetto stampa Marina Baumgartner persona squisita e gentile (oggi il mio pensiero più grande va a lei) la quale mi ha messo in contatto con lui. Così ho potuto raggiungere questo artista dall'animo bello e sensibile. D'Angelo si è dimostrato, sin da subito, disponibile accogliendo con entusiasmo la proposta. Successivamente ha condiviso il momento sui suoi social scrivendo "Amo la poesia". Sono grato a lui. Non potevo mai pensare che questo suo regalo fosse la sua ultima interpretazione. Delicata, tenera, così come lui sapeva essere. Cito alcune sue parole: "Dovremmo ricordarci sempre di una parola: l'umiltà. L'umiltà ci aiuta a far bene le cose, ad essere noi stessi". Questo era Gianfranco D'Angelo». 

Giuseppe Nativo

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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