Spettacolo
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Ragusa, 12 agosto 2019 – Acqua, luce, buio…; una zattera, una voce…;  tanti occhi che guardano fisso…

Questo è l’incipit dell’Odissea di Omero, adattata e diretta da Giovanni Anfuso.

Dopo l’Inferno dantesco, le Gole dell’Alcantara ritornano protagoniste di questa altra grande opera.

È la nota vicenda di Odisseo (Ulisse), re astuto ed intelligente, capace di dominare l’ambiente circostante con le sue abilità, sapientemente sfruttate durante il lungo viaggio di ritorno nella sua amata patria, Itaca.

Tanti sono i temi attuali affrontati nell’Odissea di Anfuso, come l’accoglienza al naufrago e l’umanità dell’uomo. Tanti sono i richiami alla cultura visiva pittorica, filosofica e leggendaria, come il riferimento alla zattera della Medusa, in uno dei momenti di maggior effetto come la simulazione di una tempesta nelle acque freddi del fiume Alcantara.

L’Odissea di Anfuso è resa ancora più particolare e atipica per la presenza di un doppio Ulisse, ovvero uno più giovane, che vive le storie del ciclope Polifemo, della dea e maga Circe, delle incantevoli quanto misteriose sirene, e uno meno giovane, l’Odisseo che torna a casa, trasformato dal viaggio, uguale e diverso. Il tutto ambientato all’interno di un tesoro a cielo aperto, le Gole dell’Alcantara, trasformate in teatro naturale, adatte a questo tipo di rappresentazioni classiche, per la particolarità delle pareti, create da colate di lava, e dalle forme e colori stupefacenti, con sentieri nascosti e grotte oscure: uno scenario naturale per i numerosi personaggi della rappresentazione greca, Atena, Euriclea, Penelope, Circe, Zeus, Polifemo. Figure che apparivano e scomparivano come per magia tra i meandri più reconditi delle Gole dell’Alcantara.

«È stato diverso ed entusiasmante interpretare una Dea greca, ma anche interessante, per capire come parlare e come muovermi»  ha detto Liliana Randi. 

Un sorridente Angelo D’Agosta commenta così alla fine dello spettacolo: «È sempre emozionante interpretare grandi personaggi, una sfida per me, come è stato per l’Inferno di Dante in cui interpretavo proprio Dante Alighieri, anche per l’Odissea in cui interpreto Odisseo Giovane».

 

Il cast era composto da Ivan Giambirtone (Omero), Liliana Randi (Atena/Euriclea), Davide Sbrogiò (Odisseo maturo), Angelo D’Agosta (Odisseo giovane), Giovanna Mangiù (Penelope/Circe), Corrado Drago (Alcinoo/Eumeo), Luciano Fioretto (Zeus/Antinoo), Giovanni Santangelo (Euriloco/Filezio) e Luigi Nicotra (Telemaco). In scena ci sono poi Stefano Romano (Leode), Giuseppe Aiello (Eurimaco), Ilenia Scaringi (Arete/Sirena), Luca Ingrassia (Antifo), Sebastiano De Francisci (Elpenore), Alessandra Ricotta (Sirena), e Francesco Rizzo, Gabriele D’Astoli e Alberto Abbadessa. La voce fuori campo è di Davide Pandolfo. 

Gli elementi scenici e i costumi sono stati curati da Riccardo Cappello, le musiche da Nello Toscano, le coreografie da Fia Distefano. 

 

Lucia Nativo

 

***

Interviste integrali si Lucia Nativo a Liliana Randi (Atena/Euriclea) e ad Angelo D’Agosta.

https://youtu.be/9XChYgGTVNQ

https://youtu.be/lYM_IDKGlOE

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry