Spettacolo
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Ragusa, 4 ottobre 2015 – Qualche anno addietro vi avevo parlato della compagnia teatrale “Gli Amici”, nata intorno al 2007, nota per le sue rappresentazioni teatrali tutte in dialetto siciliano, come “Pensione Sole”, “Il primo amore non si scorda mai”.

Quest’anno, questa compagnia si propone al pubblico in maniera nuova, ad iniziare dal nome che non è più “Gli Amici”, bensì “Né arte Né parte”, come a mettere in evidenza già dal nome lo spirito allegro e spensierato del loro stile e del loro modo di recitare.

In occasione dei festeggiamenti della Madonna del Rosario, che si svolgeranno nella parrocchia SS. Ecce Homo, dal due all’undici ottobre, la sera del nove ottobre è dedicata a questa compagnia teatrale con la rappresentazione “Matrimonio ri comutu” (ovvero, matrimonio di comodo).

Si tratta di una commedia brillante, in dialetto ragusano, scritta e diretta dall’abilissima Pina Ganci.

La trama della commedia ruota intorno ad una clausola di un testamento: il patrimonio sarà diviso tra due fratelli solo se la primogenita convolerà a nozze e avrà due figli. Se questo non succede, metà dell’eredità andrà in beneficenza.

Di qui l’esigenza a trovare qualcuno disposto a dire il fatidico “Sì”; ovviamente non senza equivoci, sotterfugi e situazioni particolari che si articoleranno per condurre ad un “Matrimonio ri comutu”.

Una commedia divertente e leggera che riesce a creare momenti surreali e spassosi, non privi di riflessioni, e capaci di far ridere e mettere di buon umore lo spettatore.

L’appuntamento, dunque, è per venerdì nove ottobre, alle ore 20.30, presso il salone parrocchiale della chiesa SS. Ecce Homo.

Mi raccomando: tutti presenti!... e Buon divertimento!

 

Lucia Nativo

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry