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Scicli, 12 settembre 2015 – ASD Città di Scicli, società di calcio a cinque che attualmente milita nel campionato regionale di Serie C2, continua il suo percorso di crescita e radicamento nel territorio.

Anche quest’anno, infatti, ha dato il via al progetto “Scuola e Calcio a 5” che mira a formare le nuove generazioni, sia dal punto di vista sportivo che, soprattutto, seguendole nelle attività scolastiche e ricreative.

La società vuole concentrare il proprio impegno sul sociale, con la predisposizione di un centro di base di Calcio a 5 rivolto ai bambini di età compresa tra i 5 ed i 14 anni, suddivisi nelle categorie Piccoli amici, Pulcini, Esordienti e Giovanissimi.

Quindi un progetto che integra sport e formazione, con lo scopo di favorire ed incentivare i processi di crescita utili alla prevenzione della dispersione scolastica, dell’abbandono sportivo e, più in generale, del disagio giovanile.

L’idea cardine attorno al quale si regge il progetto è quella di seguire i bambini nello svolgimento dei compiti scolastici prima dell’attività agonistica.

Un’attività che deve privilegiare gli aspetti ludico-motori, evitando la specializzazione precoce. L’obiettivo è condurre una preparazione motoria polivalente che in qualche modo crea i presupposti per l’attività calcistica, ma non necessariamente crea il calciatore.

L’attività di supporto ai minori nello svolgere i compiti scolastici è realizzata dagli stessi giocatori dell’Asd Città di Scicli, nel rispetto delle peculiarità e dei dinamismi personali, con l’obiettivo di creare situazioni educative ed esperienze concrete che supportino il ragazzo nel raggiungimento dell’autonomia, potenziandone le capacità, migliorando le relazioni con se stesso, con gli altri e con il contesto sociale in cui è inserito.

I tutor didattici sono Simone Giannì (Laurea Magistrale in Scienze delle Pubbliche amministrazioni) ed Emanuele Re (Laurea di Primo Livello in Scienze dell’Amministrazione).

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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