Economia e Lavoro
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Ragusa, 17 novembre 2014 – In occasione della giornata nazionale della tutela e dei diritti raccolte circa 500 firme contro il taglio ai patronati.

La raccolta delle firme è avvenuta sabato in un ipermercato di Ragusa ed è stata promossa dal Centro Patronati (CE.PA), al fine di mettere in campo delle iniziative, anche in provincia di Ragusa, contro i tagli alle risorse dei Patronati previsti nella Legge di Stabilità.

In provincia di Ragusa è già avviata la raccolta firme per la petizione indetta in tutta Italia, richiesto un incontro urgente con il Prefetto e la Direzione Inps. 

Il Governo taglia le risorse per i Patronati con gravi conseguenze sulla tutela dei diritti dei cittadini, pregiudicando la gratuità dei servizi previdenziali e assistenziali.

L'attività svolta oggi dagli Enti di Patronato attenua in maniera significativa l'impatto con gli Enti previdenziali. 

La mancanza del servizio offerto oggi comporterebbe un aggravio economico per lo Stato con l'apertura di oltre 6.000 nuovi sportelli sul territorio nazionale. La spesa sarebbe molto di più di quanto risparmierebbe con i  tagli. Difatti se  i tagli venissero effettuati, l'uguaglianza di accesso ai diritti verrebbe cancellata. 

Un vero e proprio attacco allo stato sociale della tutela gratuita nei confronti dei diritti dei cittadini: ciò è tanto più odioso in virtù del fatto che il sistema è alimentato attraverso la contribuzione previdenziale dei ventuno milioni di lavoratori e lavoratrici e rivolto ad una platea di cinquanta milioni di persone.

Per contrastare questa misura che minerebbe seriamente la tenuta del sistema di welfare nel nostro Paese, i Patronati aderenti al CE.PA., INCA, INAS, ITAL e ACLI, hanno avviato una mobilitazione sia a livello nazionale che locale per sensibilizzare l'opinione pubblica e per far comprendere al Governo e al Parlamento l'importanza di modificare la proposta contenuta nella Legge di Stabilità.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry