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“C’era una volta un salvadanaio” 

 

“C’era una volta un salvadanaio…”. Potrebbe sembrare la tipica espressione utilizzata come introduzione ad una fiaba. Invece non lo è. Anzi, trae spunto da quello che potrebbe essere considerato una sorta di passato remoto quando, ancora ragazzini, conservavamo le monete ricevute dai nonni o dai genitori in un contenitore dalle forme più disparate (classica è quella del porcellino di ceramica) e che rappresentava la nostra minuscola cassaforte dove custodire e accumulare i nostri piccoli risparmi.

Parte da qui l’idea fatta propria dal Rotary Club Ragusa Hybla Heraea che, per l’anno sociale 2018/’19, ha programmato un concorso tra gli alunni delle quinte classi delle scuole primarie di Ragusa sul tema del risparmio, “C’era una volta un salvadanaio”. I partecipanti avranno la possibilità, a partire dal prossimo 20 settembre, di produrre degli elaborati scritti o grafici che verranno valutati da una commissione. I vincitori saranno premiati il 31 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio. In palio dei libretti bancari intestati ai vincitori e messi a disposizione dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa che ha sostenuto il progetto.

Trattandosi di un’attività da svolgere nel primo mese dell’anno scolastico 2018/’19, il Rotary ha pensato di effettuare degli incontri con gli alunni che quest’anno frequentano le quarte classi coinvolgendoli in un corso di educazione al risparmio, in modo da renderli edotti sia sulla storia e sull’evoluzione della moneta, sia sul risparmio e sui consumi, usufruendo del materiale didattico fornito dalla Banca d’Italia. Il progetto, già iniziato il 27 aprile scorso, entusiasmando non pochi dirigenti scolastici delle scuole primarie della città, coinvolge oltre seicento alunni a cui sarà consegnato simbolicamente un piccolo salvadanaio in occasione degli incontri propedeutici. Ciò trae spunto dall’accordo firmato nel 2007 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Banca d’Italia.

Il primo appuntamento si è già svolto presso la scuola elementare di Marina di Ragusa e gli incontri proseguiranno per tutto il mese di maggio presso altri istituti. La formazione è affidata a Calogero Strazzeri (socio Rotary) e Angelo Battaglia, già dipendenti della Cassa Centrale di Risparmio V.E.

“L'istruzione finanziaria è assolutamente importante - ha spiegato Calogero Strazzeri nel corso della presentazione - si tratta di un bene pubblico come può essere l’educazione stradale”. 

 

Con quale spirito i ragazzi hanno seguito il corso?

“Nei sette incontri sin qui effettuati abbiamo riscontrato molto interesse e partecipazione da parte degli alunni, aldilà di quanto immaginavamo. Preziosa si è rivelata la collaborazione delle insegnanti che, talora, sono intervenute divenendo anche protagoniste di spiegazioni su quanto si discuteva. Considerata la platea di giovanissimi, con Angelo Battaglia abbiamo pensato di svolgere le lezioni col supporto di slide la cui proiezione si apre con un breve cartone animato che traccia, senza appesantire la tematica, l’excursus storico della moneta, dal baratto alla moneta elettronica. Parliamo anche delle malattie che colpiscono la moneta (inflazione e svalutazione). Tutte queste spiegazioni sono illustrate con esempi pratici della vita quotidiana. 

 

I ragazzi sono a conoscenza degli strumenti del circuito bancario?

“Nel corso delle lezioni abbiamo rilevato come tutti fossero a conoscenza del bancomat e della sua funzione. In particolare, ad esempio, in una classe ci siamo resi conto che gli alunni conoscevano l’assegno, domandavano della sicurezza nella sua circolazione e delle azioni da mettere in campo nel caso l’assegno rimanesse impagato. Ma la cosa che più ci ha fatto sorridere è stata la definizione del cancelletto di apertura e chiusura degli importi definito da una ragazzina come hashtag, ci siamo resi conto in quel momento di quanto fossimo superati dal linguaggio delle moderne tecnologie”. 

Giuseppe Nativo

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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