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Ragusa, 5 novembre 2014 – È passato solo un anno dall’attivazione del Codice Rosa nell’Asp di Ragusa - prima Azienda Sanitaria in  Sicilia e tra le poche a livello nazionale – ed i dati sono, indubbiamente,  confermativi  di un fenomeno che purtroppo tende a crescere.

 

Pensato nel 2013,   diventa ufficiale il 25/10/2013 -  in  una conferenza stampa, tenutasi presso la procura di Ragusa -  occasione in cui venne presentato   il “MANUALE OPERATIVO “CODICE ROSA”,  frutto della  sinergia tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e la Procura della Repubblica di Ragusa.           

 

Un nuovo codice che  si è aggiunto  ai codici bianco, verde e rosso del Pronto Soccorso. 

Un percorso di accoglienza al Pronto soccorso, dedicato a chi subisce violenza, non solo donne, anche bambini, anziani extracomunitari, omosessuali.

Tutte quelle persone che possono trovarsi in un situazioni di debolezza e vulnerabilità e i cui segni di violenza subita non sempre risultano evidenti.

 

Per capire quanto sia necessario il codice rosa, basta guardare  i numeri di questo anno di attività che riporta 101 casi  di violenza - si allega tabella -.

Si tratta di numeri in crescita, non tanto (o non solo) perché aumentano le violenze, ma perché c’è ora la possibilità di denunciarle e di chiedere aiuto concreto. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry