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#Ragusa – “Il desiderio della madre e il senso della vita” è il tema trattato dal professore Massimo Recalcati ieri ospite d’eccezione al cine-teatro Lumière per il master formativo “Genitori & Figli - istruzioni per l’uso”. 

L’incontro, promosso dall’associazione e organizzato in provincia di Ragusa dalla cooperativa Logos, in collaborazione con il CiDi di Palermo, ha avuto una grande affluenza di partecipanti. 

Che cos’è una madre è una domanda più che mai opportuna da porsi oggi. E’ un tema più che attuale proprio oggi in cui la politica nazionale sta discutendo in Parlamento di unioni civili e stepchild adoption, ovvero la possibilità che un genitore non biologico possa adottare il figlio dell’altro genitore, valida ad oggi per le coppie eterosessuali” e non diversamente. Su questo tema il pensiero di Massimo Recalcati è stato chiaro: “Se c’è veramente amore tra i due, al di là dei sessi - ha detto Recalcati – c’è eterosessualità. Bisogna spostare il concetto dall’anatomia al piano simbolico e come mi disse un mio amico filosofo, lasciamo che sbaglino anche loro. Una madre è chi dei due genitori si occupa della cura particolare del figlio al di là dei sessi”.  

Il professore Recalcati, sollecitato dalle domande di Fabio Pipitò del CiDi, si è mostrato invece contrario all’utero in affitto perché secondo lui  manca la dimensione materna. “Meglio l’adozione - ha affermato - perché paradigma della genitorialità”. Madre e padre, per Recalcati, non sono due eventi di natura. Essere madri e padri non è un fenomeno naturale perché per essere davvero tali bisogna compiere un gesto di adozione della vita, riconoscere il figlio come proprio. Dire al figlio io sarò nei tuoi confronti responsabile per sempre. Senza questo atto c’è solo una genitorialità biologica e non autentica. “Come affermava una grande psicanalista - ha detto Recalcati – i veri genitori sono sempre quelli adottivi poiché nell’adozione c’è un dono, il figlio non gli assomiglia, non prolunga la specie, è uno straniero che l’amore rende figlio”. Accenni, a tal proposito, sul simbolo biblico della paternità di San Giuseppe, padre adottivo per eccellenza.  

Da 25 anni Recalcati, in qualità di psicoterapeuta, ascolta madri o donne con le loro emozioni e i loro desideri, le loro frustrazioni sulla maternità, le loro difficoltà nell’educare i figli. Da qui è scaturito il libro “Le mani della madre” in cui vengono analizzati i vari volti della madre. Il primo volto della madre per Recalcati sono le sue mani, la sua capacità di offrire aiuto al figlio. Le mani  della madre per un bambino sono le prime parole. Citando Freud il professore ha parlato della madre che è il primo soccorritore perché ogni volta che qualcuno risponde alla domanda d’aiuto di un altro, ogni volta che qualcuno offre le proprie mani si ha l’esperienza primaria della maternità. 

Nella prospettiva di Papa Francesco, per esempio, la Chiesa è la madre. Il mestiere di educare i figli è quello più impossibile e secondo Freud i migliori sono quelli che sono consapevoli di questa impossibilità. L’insegnamento di Recalcati è quello di amare i figli per quelli che sono e non per quello che avevamo voluto che fossero, non avere troppi progetti su di loro. “Se si ha fede nel desiderio del figlio è probabile che questo possa irrobustirsi e potenziarsi”. 

Altra figura della madre emersa nell’incontro è il volto che è capace di aprire e chiudere un mondo al bambino. Da non sottovalutare, poi la figura della madre narcisista e della madre “coccodrillo” o “cannibale”, ovvero  colei che stenta a lasciare andare il figlio, che lo tiene “tra le sue fauci”, che “lo divora”. Ed è su questo tema che si sono concentrate le domande dei partecipanti in sala, tra cui molti insegnanti, soddisfatti poi dalle esaurienti risposte del professore Massimo Recalcati il quale ha vivamente sconsigliato la consultazione dei manuali su come educare i figli o di fidarsi di pseudo specialisti. 

Ad aprire i lavori è stato Rosario Alescio, presidente della cooperativa Logos che ha ribadito la valenza degli incontri del master “Genitori & Figli” tesi anche ad occuparsi del cambio generazionale nelle imprese e in generale nella società. Ha inoltre annunciato che la Logos è stata riconosciuta come agenzia per il lavoro, un aiuto per giovani e meno giovani alla ricerca di occupazione. 

Il prossimo appuntamento con il master “Genitori &  Figli” è in programma per il prossimo 14 aprile con Silvia Vegetti Finzi. È necessaria la prenotazione per partecipare. 

Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria di Logos al numero 0932/731026 o scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  (referente segreteria Annalisa Sciortino). 


Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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