Religione
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Ragusa, 16 luglio 2015 – Una melodia si è levata ieri sera da piazza Carmine. Il santuario della Madonna del Carmelo, in occasione della vigilia della festa, ha risuonato delle note modali e diatoniche di una speciale esecuzione che, ancora oggi, viene riconosciuta dalla Chiesa cattolica come “canto proprio della liturgia romana”. 

I frati del convento dei Carmelitani scalzi, guidati dal priore padre Renato Dall’Acqua, assieme a quattro laici hanno seguito dei particolari corsi, ad animare questo momento musicale che non trova pari in ambito locale e che è stata dedicata alla Madonna del Carmelo di cui oggi la liturgia celebra la ricorrenza. 

“Abbiamo fatto ascoltare – dice il priore – canti mariani della tradizione gregoriana che ancora proponiamo nelle nostre liturgie. Sono antichi testi carmelitani, risalenti a secoli fa, che un illustrissimo musicologo benedettino ha organizzato in maniera melodica”.

A maggio, i Carmelitani scalzi di Ragusa, assieme ad alcuni fedeli che frequentano il convento, hanno sostenuto un corso di formazione specifico con la presenza di un insegnante di gregoriano. 

“La nostra intenzione – ha detto padre Dall’Acqua – è quella di fare riascoltare queste melodie che fanno parte del nostro repertorio e che altrimenti rischiano di andare perdute. Dopo le indicazioni di fondo arrivate dal nostro insegnante di gregoriano, siamo andati avanti da soli, mettendoci un pizzico di conoscenza e molta passione, sino al prossimo corso di formazione. Tutto ciò perché possa crescere ulteriormente questa attenzione che rivolgiamo al gregoriano”. Il concertino dei frati si è tenuto ieri sera subito dopo la celebrazione eucaristica della vigilia presieduta da padre Dall’Acqua. 

Oggi è la festa della Madonna del Monte Carmelo e sono numerose le iniziative a sfondo religioso che si terranno in santuario e che si concluderanno questa sera alle 21,30 con l’atto di affidamento e la benedizione solenne in piazza Carmine, nel cuore del centro storico superiore di Ragusa. Subito dopo ci sarà un omaggio canoro e floreale alla Madonna.

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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