Cultura
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Scicli 16 agosto 2017 – Continuano le “Conversazioni a Scicli” del “Brancati”: Giovedì 17 Agosto alle 21.30 al torrente Aleardi Filippo Nicosia dialogherà con Giuseppe Pitrolo su “Un’invincibile estate”, sorprendente e coinvolgente romanzo di formazione. Nicosia (1983), messinese, ha lavorato per vent'anni nell'editoria indipendente prima di lasciare tutto e partire per la Sicilia con la libreria itinerante "Pianissimo - Libri sulla strada". "Un'invincibile estate" dipinge a tinte forti la vita di un ragazzo d'oggi in una Sicilia magnifica e crudele: a pochi giorni dal suo compleanno, un evento spazza via tutte le certezze del giovane Diego: tornando dal turno serale nel ristorante in cui lavora, trova il padre riverso sul tavolo della cena.

Quel padre violento e sanguigno, a cui Diego è legato da un amore viscerale, lo ha lasciato solo nella casa con vista sull'autostrada, in un quartiere popolare di Messina. L'unico rifugio sicuro è la passione per la lettura e la cucina, in cui Diego rivela ben presto un talento straordinario. Ma ad attenderlo c'è un'altra sorpresa: al funerale del padre si presenta Giovanni, un giovane sfrontato e prepotente che gli sbatte in faccia una verità molto difficile da digerire, riportando a galla vecchi rancori e gelosie. Soprattutto quando si insinua nel letto di Ester, la migliore amica di Diego, da sempre sua complice e confidente. Intanto l'estate è arrivata, fregandosene dei morti e del dolore, e con lei arriva anche Martina, che travolge Diego con tutta l'ebbrezza e i dubbi del primo amore. E mentre il ragazzo nuota ogni giorno nelle acque gelide dello Stretto, cercando di tenere a bada la paura per le sfide che lo attendono, all'orizzonte si profila una scelta che potrebbe cambiare il suo futuro, e forse portarlo lontano da quella terra così amata e odiata.

Domenica 20 alle 21.30 il giornalista Gaetano Savatteri converserà con Pitrolo sul saggio “Non c’è più la Sicilia di una volta”. «Non ne posso più di Verga, di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa, di Sciascia. Non ne posso più di vinti; di uno, nessuno e centomila; di gattopardi; di uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. E sono stanco di Godfather, prima e seconda parte, di Sedotta e abbandonata, di Divorzio all’italiana, di marescialli sudati e baroni in lino bianco. Non ne posso più della Sicilia. Non quella reale, ché ancora mi piace percorrerla con la stessa frenesia che afferrava Vincenzo Consolo ad ogni suo ritorno. Non ne posso più della Sicilia immaginaria, costruita e ricostruita dai libri, dai film, dalla fotografia in bianco e nero. Oggi c’è una Sicilia diversa. Basta solo raccontarla».

L’immagine della Sicilia è legata a tanti capolavori della letteratura e del cinema di ieri. Ma leggere la Sicilia attraverso gli occhi degli autori del passato è come andare in giro con una guida turistica di un secolo fa: Savatteri ci restituisce un volto inedito e sorprendente dell’isola. Accanto alle rovine greche scopriremo i parchi di arte contemporanea più estesi d’Europa. All’immagine di Corleone si affiancherà quella di una Sicilia urbana e metropolitana. Invece della patria del machismo conosceremo il luogo in cui è nata la prima grande associazione in difesa dei diritti degli omosessuali. Al posto delle baronesse troveremo una generazione di donne manager e imprenditrici. E ancora, incontreremo un panorama letterario, musicale, teatrale tra i più vivaci di oggi. Con buona pace del Gattopardo, non è vero che in Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com’è: sull’isola, negli ultimi anni, quasi tutto è cambiato.

Venerdì 18 alle 21 Lilli Carbone presenterà “Una maestra di periferia” di Giovanna Canzonieri.

Domenica 27 Agosto alle 21.00 il “nuovo sciclitano” (o “foresto”) Sandro Franchini parlerà con Franco Causarano e Paolo Nifosì di “Quando politica e cultura salvarono Venezia”.

Sponsor delle “Conversazioni”: BAPR, Confeserfidi, Ferraro Immobiliare, Gioielleria Floriddia. 

Non è previsto un biglietto.    

 

Giuseppe Pitrolo

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry