Cultura
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Il nipote dell’omonimo pastore metodista consegna due volumi del periodico il “Semplicista”

 

Ragusa, 28 settembre 2017 – Una cerimonia sobria, toccante ed interessante anche da un punto di vista storico quella tenutasi presso la sala conferenze del Centro studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa. Un’occasione unica che ha consentito a Lucio Schirò (che ha partecipato con moglie, figlia e due nipotine), nipote dell'omonimo pastore metodista, di consegnare copia della pregevole raccolta – assemblata in due volumi - del quindicinale il “Semplicista” al Presidente del Centro studi, Giorgio Chessari, stimolando un articolato dibattito su tale testata pubblicata a Scicli (Rg) dal 1913 al 1924.

Tema principe della serata la figura di “Lucio Schirò. Pastore Metodista, sindaco di Scicli, fondatore e direttore del quindicinale Semplicista (1913-1924)”.

Vi hanno partecipato, dopo l’intervento introduttivo del presidente Chessari, Giuseppe Miccichè, storico, autore di numerose pubblicazioni, il quale ha descritto la vicenda che ruota attorno la nascita del “Semplicista” nonché tutte le fasi storico-politiche a Scicli e nella zona iblea in relazione alla presenza del pastore e della Chiesa metodista che ha visto Lucio Schirò come un valente protagonista della vita politica di quella cittadina e non solo.

A seguire l’intervento di Grazia Dormiente, etnologa e scrittrice, la quale ha illustrato il pensiero e l'azione del pastore Lucio Schirò e della sua famiglia anche in relazione alle vicende politiche non solo locali ma anche in ambito regionale e nazionale. Quindi l'intervento del giornalista Franco Portelli, che negli anni Settanta elaborò una tesi di laurea proprio sul “Semplicista” e trattando brillantemente la tematica presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Catania, relatore il professore Uccio Barone e correlatore il professore Gastone Manacorda. Quest’ultimo, nel raccontare alcuni episodi legati a quel lavoro, ha dichiarato che è diventato giornalista (ormai quasi da mezzo secolo) proprio dopo aver letto, in occasione della tesi dell’allora studente Franco Portelli, il giornale ricevuto in copia dalla famiglia Schirò.

Ha concluso i lavori il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, il quale, ricordando con forte emozione non pochi momenti della sua infanzia con la famiglia Schirò, ha auspicato un maggiore impegno affinché possa emergere, in sinergica collaborazione con il Centro studi “F. Rossitto”, nelle sue varie forme l’opera e la figura di Lucio Schirò.

A chiusura della serata, dopo gli interventi di Lucio Schirò (nipote del pastore) e Giorgio Chessari, si è sviluppato un breve dibattito cui sono intervenuti gli scrittori Gino Carbonaro, Giovanni Occhipinti e il preside Giorgio Flaccavento. 

 

Giuseppe Nativo

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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