Cultura
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Noto, 3 novembre 2014 – Un fine settimana tutto al femminile. 

Noto celebra una tra i suoi figli più illustri: Mariannina Coffa (1841-1878), “la Capinera di Noto” ma anche la “Saffo netina”,  proponendo un itinerario che intreccia la vicenda umana (la sua triste esperienza intima, la malattia d’amore, l’esasperato vittimismo), sociale, letteraria, storica e politica (con il suo ideale risorgimentale: lei, mazziniana, vive con accanimento la sfida con il padre), fino all’esoterismo, dottrina che la poetessa abbracciò come vera e propria fede, forse anche per trarre giovamento dai malesseri psicosomatici che l’affliggevano e dalla malferma salute, negli ultimi anni della sua breve ma intensa vita.  Nelle sue ultime liriche ci sono tracce del suo nuovo credo misteriosofico. 

Una figura dominante nel panorama letterario siciliano (dalle sue poesie affiora il ritratto di una donna colta e sensibile), che a distanza di quasi un secolo e mezzo – Mariannina Coffa, coetanea di Luigi Capuana e Giovanni Verga, morì a soli 37 anni – continua ad affascinare rivelando, ancora oggi, elementi di grande modernità.

“Mariannina Coffa, Sguardi plurali” è il tema del Convegno organizzato dal Comune di Noto, Assessorato alla Cultura, che si terrà a palazzo Impellizzeri, nella parte alta della città, e a palazzo Cannicarao, a Noto centro, nei giorni 7 e 8 novembre pp.vv., che ha in Cettina Raudino, Giuseppina Calvo, Mariella Fiume, Angelo Fortuna e Carmen Tiralongo il Comitato Scientifico.

Tanti e tutti di alto livello e spessore i relatori, tra cui Nicolò Mineo, professore emerito (Università di Catania), Ida Fazio (Università di Palermo), Maria Conforti (Università La Sapienza, Roma), Santi Fedele (Università di Messina), solo per citarne alcuni.      

Da cosa nasce l’interesse per la figura di Mariannina Coffa e quali gli elementi di modernità? Ma soprattutto, cosa affascina di questa donna? Risposte che emergeranno dal convegno voluto fortemente dall’assessore alla Cultura del Comune di Noto Cettina Raudino. “L'esempio di Mariannina rafforza la consapevolezza dell'autenticità, anche a costo di un prezzo alto, quale dimensione esistenziale preferibile ad un destino di negazione o mistificazione del proprio io”, dice l’assessore Raudino. “Nonostante il grado di evoluzione della coscienza femminile ancora oggi le donne che determinano il proprio destino pagano un pegno non indifferente. L’unico aspetto in cui la nostra è stata veramente conformista è il livello sociale, che le impedirà di fare libere scelte nel campo sentimentale”. Mariannina, letterata e poetessa, ma soprattutto donna in cammino, continuerà a scrivere (di nascosto e di notte) nonostante i pregiudizi e l’intimidazione psicologica del suocero.  

Tanti i segmenti che arricchiranno e renderanno variegato il convegno “Mariannina Coffa, Sguardi plurali”: mostre, conversazioni, canti, reading, opere teatrali. 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry