Cultura
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14 dicembre 2014 - 14 gennaio 2015

 

Scicli, 11 dicembre 2014 – La galleria d’arte Koiné Scicli presenta Natale in arte, collettiva di artisti già affermati e di giovani talenti del nostro territorio, dove Renato Guttuso, Piero Guccione, Croce Taravella, Piero Roccasalva, Carmelo Candiano, Mimmo Fiorilla vengono proposti accanto a Fabio Romano, Salvatore Difranco, Antonio Labruna.

 

Cuore della mostra è un’opera unica di Renato Guttuso: un acquarello e china dal titolo Folla. 

L’opera è chiaramente da annoverare tra quelle raffiguranti momenti di vita sociale e politica; soggetto del dipinto sembra essere un momento di aggregazione politica, in cui un leader si rivolge a un gruppo di persone radunate attorno a lui e quasi rapite dalla sua forza carismatica. Tale rapimento è reso mediante la forte caratterizzazione dei tratti del viso delle persone rappresentate, i cui sguardi si dirigono lungo una serie di linee direttive immaginarie verso un punto centrale, costituito dalla figura del leader. 

Secondo punto focale del dipinto, oltre a quello rappresentato dalla figura principale, che si stacca nettamente dalle altre sagome che compongono la folla, è costituito da una figura femminile, l’unica a essere rappresentata di spalle, osservatrice esterna e quasi distaccata della scena. 

La sua figura solitaria e silente, e tuttavia presente alla scena, viene così a contrapporsi agli altri personaggi radunati in gruppo, dai cui tratti somatici ben studiati, Guttuso sembra quasi voler trarre fuori la parola, le grida, il dolore, un sordo vocio di cui la figura principale sembra alimentarsi.

La datazione dell’opera è incerta; tuttavia molti suoi aspetti ne rendono probabile la collocazione negli anni ’50, durante il periodo della denuncia sociale propugnata dall’artista, precedente il contatto con alcune correnti artistiche europee, che lo porteranno a una netta svolta tematica. 

Un interessante parallelo all’opera in questione è riscontrabile in un acquerello e china su carta del 1957, intitolato La discussione; in esso si rappresenta un uomo intento a discutere animatamente davanti a due sole altre figure. L’opera messa in mostra alla Koiné, tuttavia, presenta un elemento in più, che lo arricchisce e gli dà forza ed è riconoscibile nella carica emotiva sprigionata dagli sguardi degli ascoltatori riuniti in una piccola folla, che non è difficile immaginare composta da contadini e operai, animati da una volontà di cambiamento dello status quo, dalla speranza di una vita migliore, affidata all’impegno di figure carismatiche investite di un ruolo politico.

 

Chiara Conti

 

Vernissage domenica 14 dicembre 2014, ore 19

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry