Cultura
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Siracusa, 17 marzo 2015 – Saranno Lucia Lavia ed Elena Ghiaurov le due protagoniste femminili della tragedia “Ifigenia in Aulide” di Euripide, in scena al Teatro Greco di Siracusa nel cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici organizzati dalla Fondazione Inda dal 15 maggio al 28 giugno. La prima darà il volto e la voce a Ifigenia mentre Elena Ghiaurov interpreterà Clitennestra.

Lucia Lavia è figlia di Gabriele Lavia e Monica Guerritore, ha debuttato in tv nella fiction “Rossella” per Rai Uno e a teatro, nel 2011, interpretando Angelica ne “Il malato immaginario” di Molière, con la regia del padre Gabriele. E’ stata anche Desdemona nell’Otello di Nanni Garella.

Elena Ghiaurov, figlia del celebre cantante lirico bulgaro Nicolaj Ghiaurov, ha interpretato classici come Shakespeare e Cechov ma anche testi contemporanei, da Marguerite Yourcenar a Botho Strauss. Ha lavorato con registi come Massimo Castri, Gabriele Lavia, Roberto Andò e Pietro Carriglio e negli ultimi anni è stata diretta da Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. Ha vinto il premio Ubu 2009 e il premio Eleonora Duse come migliore attrice dell’anno nel 2010. Al Teatro Greco per gli spettacoli classici è stata protagonista nel 2000 di “Antigone” di Sofocle per la regia di Patrice Kebrat.

A dirigere le due attrici sarà Federico Tiezzi che ha scelto Sebastiano Lo Monaco per il ruolo di Agamennone. Nel cast anche Francesco Colella che interpreterà Menelao, Raffaele Esposito nel ruolo di Achille e Turi Moricca che sarà invece l’araldo. Colella, tra gli interpreti della fiction di Rai Uno “Un mondo nuovo” dedicata alla figura di Altero Spinelli, ha vinto il premio Ubu 2010 e insieme a Elena Ghiaurov è stato uno dei protagonisti di “Non si sa come” di Luigi Pirandello per la regia di Tiezzi. Ha interpretato autori come Shakespeare, Pirandello e Camus, è stato diretto da registi come Luca Ronconi e Árpád Schilling e ha alle spalle esperienze sia al cinema che in tv.

Raffaele Esposito, premio Ubu under 30, si è diplomato nella scuola di teatro del Piccolo di Milano ed è stato protagonista di molti spettacoli diretti da Luca Ronconi tra i quali “Troilo e Cressida” di Shakespeare e “Lo Specchio del diavolo” di Ruffolo allestiti in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006 e “Il ventaglio” di Goldoni.

Turi Moricca, attore siracusano, ha lavorato con attori come Anna Marchesini, Massimiliano Farau e Mario Ferrero e nel 2011 ha vinto il premio Siae con il monologo “L’uomo bomba e la donna cannone” di Antonio Albanese. Con Sebastiano Lo Monaco e Mariangela D’Abbraccio è stato protagonista dello spettacolo “Dopo il silenzio”, diretto da Alessio Pizzech e tratto dal libro “Liberi tutti” scritto dall’attuale presidente del Senato Pietro Grasso.

Per quanto riguarda “Le Supplici” di Eschilo, diretto da Moni Ovadia, il ruolo di Danao è stato affidato ad Angelo Tosto. Attore, cantante, regista e autore, Tosto ha alle spalle numerose esperienze in teatro, al cinema e in televisione. Tra gli spettacoli che lo hanno visto protagonista, molti dei quali di carattere musicale, ci sono “La bisbetica domata”, “Dracula” e “La Baronessa di Carini”.

 

 

Nella “Medea” di Seneca, diretta da Paolo Magelli, il ruolo di Creonte sarà interpretato da Daniele Griggio e il messaggero da Diego Florio. Griggio ha lavorato con registi quali Giorgio Albertazzi, Antonio Calenda e Mario Missiroli e con attori come Arnoldo Foà, Lando Buzzanca e Massimo Dapporto. In televisione ha partecipato a serie come Ris 5, Distretto di Polizia, Nero Wolfe e La Squadra mentre al cinema ha recitato in “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli.

Diego Florio è stato protagonista al cinema di “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana e “Vallanzasca. Gli angeli del male” di Michele Placido e in tv delle serie “L’onore e il rispetto” e “Un posto al sole”. A teatro ha interpretato autori classici come Euripide, Sofocle ed Aristofane e testi di Shakespeare, Ariosto e Peter Weiss. Quest’anno è stato tra i protagonisti dello spettacolo “Alla meta” di Thomas Bernhard prodotto dall’associazione culturale “Gianni Santuccio”.

 

Fonte: Siracusanews

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry