Cultura
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Scicli, 16 agosto 2015 – Sta andando meglio delle più rosee previsioni la mostra del Maestro Piero Guccione, “Amori”, inaugurata il 9 Agosto presso il Circolo “Brancati” di Scicli (via Mormino Penna): infatti in meno di una settimana l’antologica è stata visitata da oltre 6.000 persone, rimaste incantate dalla “stanza della bellezza” dedicata dalla Città di Scicli a uno dei suoi figli più illustri; i sessanta pastelli di Guccione regalano visioni ed emozioni ai visitatori.

Fino all’8 Settembre un ambiente del “Brancati” rimarrà abbellito come una stanza di una casa, così come erano le pinacoteche dell’Ottocento.

Dopo le mostre di Vicenza, Ragusa e Modica, la città di Piero conclude così le manifestazioni per gli ottant’anni del Maestro.

La mostra (voluta dal “Brancati”, di cui Guccione è stato il primo presidente nel 1980) propone opere inedite, pensieri creati dal Maestro come gesti affettuosi in primo luogo per la sua compagna Sonia Alvarez e per i tanti amici: si tratta di fiori, di d’après, di mari, di omaggi alla sua città e ai suoi simboli. 

Scrive Paolo Nifosì: sono “opere inedite, viste per la prima volta, a cominciare dal ritratto frontale di Sonia solenne e malinconico, carico di pensieri e di incertezze (…). Inoltre vi sono pastelli dedicati ai tanti amici (in un pastello si legge:” essere felici con i propri “amici” in armonia col mondo e raggiungere la felicità…) a cui ha fatto omaggio in occasione di un compleanno, di un onomastico, di una cena, di un evento particolare. Pastelli eseguiti con amore, con passione, con una partecipazione emotiva assoluta nella libertà del gesto, frutto di un giorno di lavoro, o di più e più giorni (…).

I temi sono gli “amori” di Piero, a cominciare dai ritratti su accennati, agli amati ibischi attraversati nelle cangianti forme e nei cangianti colori; ai d’après, con inedite sorprese tematiche, dai tre pastelli dedicati ad opere di Raffaello, a quelli dedicati a Leonardo, a Tiziano, a Giovanni Bellini, a Giorgione, a Marco d’Oggiono, al Pontormo (…). E ancora il suo mare, direi i suoi mari, il cielo, la luna. Tutte rivelazioni di emozioni provate e annotate come impalpabili apparizioni, fantasmi della mente e della memoria (…). La sua partecipazione ai lutti, la sua preoccupazione per i destini del mondo, sono manifestati nell’opera che traendo spunto da un dipinto di Courbet rende l’Altra faccia del Mediterraneo, un mare che da azzurro è diventato nero come la pece, un mare di plastica, di lutto e di morte e in uno straordinario pastello Tempo di Apocalisse del 2008, una reinvenzione del Trionfo della morte di Palermo, grigio su grigio, tra le plastiche, i detriti e i raggi del sole nascente. Una dichiarazione ad un tempo pessimistica e tragica del presente, ma anche possibile palingenesi che rende giustizia a tanta umanità abbandonata a se stessa”.

Insomma, un Guccione intimo e segreto che per la prima volta si ha la possibilità di fruire. L’esposizione di opere a Scicli ha un significato particolare per la partecipazione emotiva che si avverte nella resa spesso immediata, altre volte macerata e sofferta, frutto d’intensità, di tensione e di sensibilità per gli accadimenti spesso piacevoli, e qualche volta drammatici, della vita. 

La mostra ha come sponsor la BAPR, il Comune, la Confeserfidi, Cora Banche, le Generali, il Millennium, Nivera, la Ronda, il Rotary, Vacanze Unesco.

 

Giuseppe Pitrolo

 

Orari di apertura: 9.30–13, 16–24: tutti i giorni fino all’8 Settembre.

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry