Cultura
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Pachino, 6 novembre 2015 – Nel corso della mattinata odierna il Comandante della Compagnia Carabinieri di Noto, unitamente al Comandante della Stazione di Pachino, ha incontrato gli studenti delle classi III del III Istituto Comprensivo “G. Verga” di Pachino per una conferenza sul tema “La cultura della Legalità”. 

L’incontro si inserisce nell’ormai consolidato progetto di diffusione tra i giovani della cultura della legalità portato avanti dall’Arma dei Carabinieri in accordo con gli Istituti Scolastici presenti sul territorio e che prevede una serie di lezioni, visite presso i reparti e dimostrazioni del personale specializzato al fine di avvicinare i più giovani al mondo della legalità.

Nel corso dell’incontro, in cui è stato illustrato ai giovani studenti l’organizzazione dell’Arma dei Carabinieri con particolare riguardo alla compagine territoriale, dopo aver inquadrato il concetto di legalità nella società moderna, ci si è soffermati su argomenti di particolare delicatezza ed attualità quali i pericoli che nasconde il mondo di internet ed il rispetto delle norme che disciplinano la circolazione stradale.

Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla lotta alla mafia, spiegata ai giovani come il più macroscopico esempio di antilegalità, dedicando un diverso tributo ed un affettuoso ricordo a personaggi quali i Giudici Falcone e Borsellino o il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basili, brutalmente assassinati dalla mafia per il loro impegno in nome della giustizia e della legalità.

Agli studenti, che da subito si sono dimostrati entusiasti dell’iniziativa partecipandovi attivamente e ponendo numerose domande ai relatori, sono stati altresì mostrati dei filmati tratti da documentari e da telegiornali al fine di meglio sedimentare quanto loro spiegato.

L’Arma dei Carabinieri, d’intesa con gli istituti scolastici, darà seguito per tutto l’anno scolastico a tali iniziative in tema di cultura della legalità.

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry