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Scicli, 11 agosto 2015 – In Italia se cercate prosecco dovete andare in Veneto, e se volete piastrelle dovete recarvi a Sassuolo, ma se cercate scrittori dovete venire in Sicilia! Da Verga Pirandello Brancati Vittorini Quasimodo Tomasi a Sciascia Consolo D’Arrigo Pizzuto Bufalino Camilleri (per non dire di Collura Grasso La Spina Piazzese De Vita Alajmo Attanasio Cacopardo Agnello-HornbyCalaciura Seminerio Perroni Scalia Costa Savatteri Seminara Torregrossa Vasta Falzone Ottaviano…) la nostra isola ha regalato e regala alla letteratura sempre nuovi autori, originali e vari: ora è la volta della giovane e brava Cristina Càssar Scàlia, che Mercoledì 12 Agosto alle 21.30 dialogherà con Giuseppe Pitrolo nel cortile del Carpentieri (via Mormina Penna 38, Scicli; l’ingresso è gratuito) sul romanzo “Le stanze dello scirocco” (Sperling & Kupfer), libro che rinnova la grande tradizione narrativa siciliana.  

L’incontro fa parte delle “Conversazioni a Scicli”, gli appuntamenti organizzati dal “Brancati” per l’Estate 2015.

 

Cristina Cassar Scalia è nata nel 1977 a Noto. Medico chirurgo specialista in oftalmologia, vive e lavora a Catania.

Il suo primo romanzo, La seconda estate (2014), è ambientato a Capri, è stato insignito del Premio Internazionale Capalbio ed è stato tradotto in Francia.

Per Le stanze dello scirocco (2015) l'autrice ha scelto come teatro la sua terra, la Sicilia: è il 1968 quando il notaio Saglimbeni decide di tornare in Sicilia con la famiglia, dopo una lunga assenza. Vittoria, la figlia più giovane, indipendente e contestatrice ma legata al padre, non ha potuto che assecondare il suo desiderio e trasferirsi in quella terra sconosciuta che da sempre lui le ha insegnato ad amare. Per Vicki, cresciuta a Roma e appassionata di fotografia e di auto da corsa, a Montuoro, l'impatto con una società conservatrice, ai suoi occhi maschilista, formale e schiava dei pregiudizi, è destabilizzante. In mezzo a tante conoscenze, saranno poche vere amicizie ad aiutarla a inserirsi nella realtà del paese. Quello di Diego Ranieri è un nome ricorrente negli ambienti a lei più vicini, un volto conosciuto che all'improvviso entra con prepotenza nella sua vita; ombroso e sfuggente, ancorato a una mentalità assai diversa dalla sua ma capace di legarla a sé come nessun altro, Diego porta i segni di un passato doloroso da cui stenta ad affrancarsi, e con cui lei dovrà fare presto i conti.

Divisa tra sentimento e orgoglio, Vicki trova nella facoltà di Architettura di Palermo, in piena occupazione, un rifugio in cui sentirsi meno estranea. Armata di macchina fotografica, inizia a scoprire la città, a conoscerne la bellezza enigmatica e i lati oscuri, fino a rimanerne stregata. E proprio per le strade di Palermo la sua storia s'intreccerà con quella, drammatica, di zia Rosetta, la cui apparenza mai lascerebbe intuire cosa nasconde il suo passato. Due donne unite dal coraggio con cui affrontano le prove che la vita ha loro riservato.

Sullo sfondo di palazzi nobiliari barocchi e aspri paesaggi di campagna delimitati da muretti a secco, le vicende di due famiglie colte in un importante momento storico – il 1968 - ci conducono attraverso una Sicilia indolente e sensuale, al cui fascino è impossibile sottrarsi e che l’autrice ha ricostruito con cura e passione.

Alla fine della serata sarà possibile gustare le specialità culinarie offerte da Km 0.

 

Intanto, presso la  sede del “Brancati” (via Mormino Penna) si può visitare la mostra “Amori”, del maestro Piero Guccione. 

 

Giuseppe Pitrolo

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry