Libri
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Ferdinando Scianna presenterà il suo libro “Obiettivo Ambiguo” (Edizioni Contrasto) il 7 maggio a Palazzo Grimaldi a Modica.

 

Esce in libreria Obiettivo ambiguo di Ferdinando Scianna, in una nuova edizione riveduta e aggiornata con nuovi testi e arricchita da fotografie. Si tratta del terzo libro firmato dal grande fotografo e narratore per la collana, dopo il successo di Ti mangio con gli occhi e Visti&Scritti, con cui si è concluso il suo personale “ciclo della memoria” e con cui Scianna ha mostrato al grande pubblico le sue doti narrative.

Il titolo del libro si riferisce alle rubriche giornalistiche che il fotografo ha curato nel corso degli anni su «L’Europeo», «Photo», «Quinzaine littérarie», «Per Lui, Lei» e in «La Domenica del Sole 24 ore» e da molti altri interventi da cui sono stati selezionati i testi. In questi scritti, raccolti per la prima volta in volume nel 2001, ricorrono “tematiche e piccole ossessioni” di Ferdinando Scianna. Una maniera di pensare la fotografia come riflessione sulla vita, sulla storia, le estetiche, le idee. Nel tempo, Obiettivo ambiguo è diventato a suo modo un classico, un raro esempio di osservazione attiva nei confronti di autori, progetti editoriali, mostre, consuetudini e teorie nel campo della fotografia.

“Faccio fotografie da quarant’anni. Non si esercita un mestiere vissuto come passione senza riflettere sul senso di quello che si fa, senza confrontarsi con se stesso e con i propri maestri, senza vivere ed esprimere i propri entusiasmi e le proprie idiosincrasie. Così, da quasi altrettanti anni, scrivo, anche, di fotografia e sulla fotografia, sui fotografi soprattutto.” Il volume è suddiviso in due sezioni: Piccole polemiche sui massimi sistemi e La fotografia è i fotografi . La prima parte è dedicata ad argomenti “scottanti”, quali realtà e rappresentazione, testimonianza e memoria storica, artigianalità o artisticità, etica ed estetica.

Ma in questa parte Scianna affronta anche temi minori, non certo trascurabili, quali la moda, la costruzione di una star, la rivisitazione di un topos fotografico o la ritualità della fotografia di massa. In Piccole polemiche sui massimi sistemi troviamo anche excursus sulle malefatte della fotografia, strumentalizzata dai vari poteri, e sulle responsabilità dei suoi operatori. La seconda sezione, La fotografia è i fotografi, è costituita da una ricca antologia di approfondimenti su singoli personaggi più o meno grandi (da August Sander a Richard Avedon, da Henri Cartier-Bresson a Francesco Cito, Francesca Woodman, Oliviero Toscani, Gianni Berengo Gardin e molti altri ancora) il cui lavoro è raccontato spesso con entusiasmo, e talora con riserve non troppo velate.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry