Ragusa e dintorni
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Ragusa, 24 novembre 2014 – Progressiva estinzione dei mutui di importo inferiore ai 300.000 euro e sblocco dei pagamenti per i lavori pubblici già ultimati.

È il duplice obiettivo della rinegoziazione, elaborata dal Comune di Ragusa ed approvata dalla Giunta Municipale con provvedimento n. 470 del 17 novembre scorso,  relativa ai mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il periodo compreso tra il 2001 e il 2008. 

«Per il Comune di Ragusa - dichiara l’Assessore alle Risorse Economiche e Patrimoniali, Stefano Martorana - si tratta di una diminuzione delle rate da pagare per oltre 275.000 euro complessivi su base annuale. Attraverso tale strumento, di conseguenza, sarà possibile ridurre i tempi di pagamento in favore delle ditte che hanno già realizzato una serie di lavori per il Comune, le quali, a causa dei vincoli fissati dal Patto di Stabilità, attendono ancora il saldo delle spettanze dovute. A questo si aggiungono analoghi e concreti benefici riguardanti le nuove possibilità di investimento per opere pubbliche o per l’estinzione anticipata dei mutui esistenti da parte del Comune. Il provvedimento, elaborato dalla giunta comunale ed all'esame del Consiglio Comunale nella seduta odierna, riguarderà esclusivamente i mutui superiori a 300.000 euro, ossia i più gravosi, dal punto di vista economico, per le casse dell’Ente. 

Il Comune è costretto a fare i conti con un debito residuo per mutui accesi tra il 2001 e il 2009 di oltre 30 milioni di euro complessivi. Questo costringe le casse comunali a far fronte ad uno sforzo economico di quasi 4 milioni di euro l'anno per il pagamento delle rate, tra interessi e quota capitale, fin troppo oneroso anche per un Comune come il nostro, che ha già avviato un profondo risanamento economico e finanziario. Il provvedimento in questione, quindi, si inserisce pienamente nel già avviato percorso di riduzione progressiva dell’esposizione finanziaria dell’Ente, tesa ad assicurare risorse aggiuntive per il bilancio comunale che al momento assorbite interamente dal pagamento di rate e interessi, e potrebbero essere piuttosto destinate, ad esempio, ai servizi ed alle manutenzioni".

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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