Ragusa e dintorni
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Modica, 6 maggio 2015 – Venerdì 8 maggio, alle 17,30 - a Palazzo Grimaldi  a Modica, secondo appuntamento  per il percorso culturale “Identità Sommerse ” avviato dal Centro Diurno dell’ U.O.C.  di Psichiatria di Modica per  suggerire riflessioni sugli aspetti della storia collettiva ed individuale della nostra Comunità e  consentire di svelare e rileggere le nostre storie di appartenenza al territorio. 

 

L’incontro, dal titolo “Modica e la Magia” affronterà un tema sommerso, di cui si parla poco,  che può rappresentare una modalità giocosa di comportarsi o viceversa diventare una catena che influenza le nostra libertà di agire;  un’altra  modalità di superamento delle difficoltà e di sostegno alla fragilità che deve essere inquadrata e spiegata per capirne la sua continua presenza lungo la  storia fino ai nostri giorni,  ma anche per distaccarsene e non restarne vittime .

La nuova tipologia comunitaria  di “presa in carico” della patologia psichiatrica, rende infatti sempre più necessario l’utilizzo di strumenti di prevenzione, cura e riabilitazione, non esclusivamente sanitari, ma culturali in senso ampio, come questa iniziativa realizzata, per il secondo anno, in collaborazione con la Fondazione G.P. Grimaldi di Modica, e rivolta agli Utenti, alle loro Famiglie, agli Operatori Sanitari, nell’ottica della condivisione dei processi di cura,  ma aperta anche alle Istituzioni ed alla Città tutta. 

 

La magia è infatti spesso presente nelle storie di malattia mentale, come chiave interpretativa o peggio come modalità di cura che può ritardare o escludere il ricorso alle cure mediche; per questo è utile una riflessione che ne analizzi la storia e  ne consenta una rilettura  positiva .             

Il tema sarà approfondito dagli interventi della Dott.ssa Alessandra Barone, della Dott.ssa Marcella Burderi  e  del  Prof. Giuseppe Barone, con i contributi narrativi del laboratorio riabilitativo del Centro Diurno. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry