Ragusa e dintorni
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Ragusa, 8 agosto 2014 – “Registro positivamente l’elezione del nuovo CdA del Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa che mette fine alle sterili e pretestuose polemiche degli ultimi mesi e all’attività di un organismo già scaduto, e da mesi in prorogatio, ed esprimo l’auspicio che la nuova ‘governance’ possa affrontare e risolvere le tante problematiche sul tappeto, registrando un’inversione di tendenza rispetto al passato nel rapporto con i soci fondatori, oltre che a puntare ad un potenziamento della proposta formativa e a rafforzare il Consorzio sul piano economico-finanziario con l’ingresso di nuovi soci per dare certezza occupazionale ai dipendenti”.

Lo ha detto il commissario straordinario della Provincia di Ragusa, ora Libero Consorzio Comunale, Carmela Floreno, dopo aver appreso della nuova nomina del Cda al termine dell’assemblea finalmente svoltasi lunedì sera, “dopo ripetute convocazioni di assemblee poi pretestuosamente rinviate”.

“Mi preme dare atto - aggiunge il commissario - al sindaco di Ragusa Piccitto di aver proceduto, con spirito di servizio e senza alcun tentennamento, al rinnovo della nuova ‘governance’, determinando così l’uscita del Consorzio da una fase delicata che avrebbe ulteriormente bloccato l’attività dell’organismo. Il CdA era in prorogatio già da mesi e con alcuni componenti non rieleggibili, e sarebbe stato improprio e inopportuno mantenere lo ‘status quo’. Così come devo sottolineare positivamente la delibera di azzeramento delle indennità e dei gettoni di presenza per i nuovi componenti del CdA in linea con quanto richiesto dalla ‘spending review’ e necessario per il Consorzio che non versa, sul piano finanziario, in buone acque. 

Ora i nuovi amministratori dovranno avviare una fase conoscitiva relativa alla effettiva situazione economica del Consorzio ed un costruttivo esame in ordine ai rapporti con i soci fondatori, a cominciare dalla Provincia oggi Libero Consorzio, e con gli altri comuni che ne facevano parte; e riavviare una serena interlocuzione con le organizzazioni sindacali per mantenere gli attuali livelli occupazionali. Ma un grande sforzo dovrà essere destinato alla ricerca di nuovi soci, pubblici e privati, non trascurando così l’ipotesi di un rafforzamento della proposta formativa. Di fronte a questi nuovi scenari e alle future azioni del nuovo CdA vi sarà un’attenta valutazione della Provincia che, ove le condizioni economiche dovessero consentirlo, e in presenza di manifesta volontà di partecipazione dei Comuni del territorio, potrebbe riconsiderare il recesso dal Consorzio”.

 

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Paul Valéry

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