Ragusa e dintorni
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Modica, 17 gennaio 2017 – L'Assemblea dei Capi Scout della Zona Netina  si è tenuta nei giorni 14-15 gennaio a Modica presso il Circolo Didattico "Piano Gesù".

I capi sono stati chiamati a confrontarsi, stilare e votare il nuovo "Progetto di Zona" i cui ambiti Fede- Formazione Capi - Territorio e rispettivi obiettivi individuati accompagneranno i loro passi per i prossimi 4 anni. Oltre al nuovo Progetto di Zona i capi hanno eletto anche il Consigliere Generale di Zona, Rosario Ardilio.

L'Assemblea si è svolta nella “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato” che quest’anno è stata dedicata ai “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”, a tal proposito è stato tenuto da parte di alcuni capi uno spettacolo che ha visto il coinvolgimento di tutti.

E' stato un momento curato nei minimi particolari, introdotto con la lettura di un brano del Papa ed altri testi, che hanno aiutato il clima di ascolto e di concentrazione di tutti i capi presenti.

I capi-attori sono stati bravi ad interpretare e a fare loro le storie di sofferenza, disperazione e di guerra dei migranti.


Il tutto si è concluso con l’intervento del Maresciallo della Guardia Costiera Italiana, Antonio Giuliano, che ha messo il sigillo all’intero spettacolo toccando e colpendo il cuore di tutti con la sua testimonianza diretta di servizio; le sue parole hanno aiutato a capire il grande lavoro e la grande sofferenza che vivono non solo i migranti ma anche coloro che hanno donato la propria vita per questa grande missione; a Giuliano è stato consegnato, da parte di tutti i capi della zona, un attestato di stima: “ per il servizio e l’impegno nella salvaguardia di vite umane”.

 

Dice Nadia Guarrella, Capo Gruppo dell' Ispica2, "lo spettacolo ha sicuramente lasciato in ogni partecipante un segno indelebile e profondo di riflessione e di consapevolezza della tematica, altresì è stato un momento forte di formazione che ha calato ognuno dei capi nei panni dei migranti permettendo una crescita di coscienza e di consapevolezza".

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry