Ragusa e dintorni
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Modica, 20 febbraio 2017 – Si è tenuto ieri pomeriggio, come preannunciato, presso il salone della parrocchia della Madonna delle Grazie, a Modica, l’incontro-dibattito organizzato dalla nostra Associazione sul tema delle alluvioni che hanno afflitto in un passato remoto e, purtroppo, in quello prossimo la nostra Città.

L’intervento dei relatori ha rilevato ciò che accomuna tutti questi cataclismi subiti, nati tutti nella stessa zona di Pozzo dei Pruni – Fontana, alimentata da un bacino idrogeologico di ben 15 chilometri quadrati e a regime di torrente, quindi soggetta a piene improvvise e violente.

Si è constatato, ancora, un rapporto infelice nella gestione del territorio dovuto sia a scelte adottate nel passato - con il prolungamento dell’alveo coperto così come previsto dal Piano Regolatore ma lasciato come opera incompiuta -, sia nelle opere di canalizzazione delle acque in caso di piena, con argini malamente tenuti e alveo del torrente ristretto da lavori e discariche abusivi.

Considerato, infine, che la zona colpita dalla recente alluvione è lungi dall’essere in sicurezza, dato che si è costruito un buco dell’imbuto… senza l’imbuto e che le opere di primo intervento (rinforzo degli argini, pulizia dell’alveo e manutenzione dell’alveo coperto, danneggiato da piene remote e recenti) non possono essere esaustive, si è deciso di chiedere un Consiglio Comunale aperto sul tema, così come suggerito dalla disponibilità dal presidente del Consiglio comunale Garaffa nel suo intervento di saluto.

La richiesta sarà consegnata oggi all’ufficio protocollo del Comune di Modica da parte del legale rappresentante dell’Associazione, Piero Vernuccio.

 

Paolo Oddo

 

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