Scicli
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Scicli, 7 ottobre 2018 – Piero Guccione è stato molto più di un pittore di fama mondiale. Per Scicli ha rappresentato la figura dell’intellettuale impegnato nel civile, in maniera concreta e fattiva.

Il sindaco Enzo Giannone e l’amministrazione comunale esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa del pittore che diede vita al “Gruppo di Scicli”, ricordando le doti di personaggio del mondo della cultura che ha contribuito, con la propria generosità, a finanziare campagne per la pulizia del territorio, contro il randagismo, per sostenere l’editoria locale e l’edizione di libri, che senza Piero Guccione non sarebbero mai nati. 

Piero Guccione fu anche, in una felice quanto breve stagione della Politica a Scicli, assessore alla cultura della giunta presieduta dal preside Pino Lonatica. In quella amministrazione era presente, nella veste di giovane assessore, l’attuale sindaco di Scicli. 

Piero Guccione ha legato il suo nome a Scicli in maniera non scindibile, dando testimonianza di amore per la propria terra, e per le proprie radici.

Dire Guccione, nel mondo, ha significato dire Scicli, e questo ha portato lustro, prestigio, fama alla città di suo padre, umile sarto che insegnò a Piero l’arte del disegno. 

Il Comune ha deciso di destinare l’ex Convento del Carmine a sede della nascitura Fondazione per ricordare l’opera del maestro. 

 

L’amministrazione comunale allestirà la camera ardente per l’ultimo saluto a Piero Guccione a palazzo Spadaro, martedì 0 ottobre, dalle 9 alle 18. Al termine, in via Mormina Penna, si terrà un rito funebre civile con l’allocuzione del primo cittadino. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry