Siracusa e dintorni
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Siracusa, 20 novembre 2014 – Il bilancio di previsione 2014 e il pluriennale 2014-2016 sono stati approvati stamattina dal consiglio comunale, a termine di una maratona che si è conclusa alle 3,30. Il voto è stato ad ampissima maggioranza; alla stessa maniera sono passati anche l'immediata esecutività del provvedimento e gli equilibri di bilancio, visto che manca poco più di un mese alla chiusura dell'anno. 

Salvo piccolissimi scostamenti, frutto delle 4 modifiche proposte dall'opposizione che hanno trovato il consenso dell'aula, ha retto l'impianto dell'Amministrazione corretto con il maxi emendamento votato ieri mattina e che portava la firma del presidente del consiglio comunale, Leone Sullo. Nel corso dei lavori notturni, è stata approvata una sola proposta, illustrata da Salvatore Castagnino, con la quale si spostano 1.000 euro dalle spese generali all'acquisto di materiale didattico. Su iniziativa di Fabio Rodante, è passata sotto forma di raccomandazione la proposta di trovare i fondi per il restauro dei locali di via Ramacca dove trasferire la circoscrizione Tiche. 

Sono stati tutti respinti gli emendamenti di Simona Princiotta, molti dei quali sostenuti da Gaetano Firenze, sui quali si sono concentrati i lavori notturni, così come le proposte di Castagnino sono state oggetto di quasi tutte le votazione del pomeriggio e della serata. In questa fase dei lavori, Castagnino e Cetty Vinci erano riusciti a fare passare due modifiche: 5 mila euro per la realizzazione di una pensilina all'Istituto comprensivo “Archimede” e una somma uguale destinata alle associazioni che si occupano della lotta al cancro. 

Quest'anno il bilancio di previsione è arrivato in aula corredato da un documento predisposto dal segretario generale, Danila Costa, con il quale, dopo un esame preliminare dei singoli emendamenti presentati, ha supportato l'attività del consiglio comunale, in qualità di garante della legalità, suggerendo la non ammissibilità degli emendamenti valutati illegittimi. Tale circostanza ha consentito al consiglio comunale di andare più speditamente nell'esame delle proposte di modifica. “È stato una argomento in più messo a disposizione dei consiglieri – spiega la dottoressa Costa –. Non era e non è stata una metodologia di lavoro volta ad eliminare a priori dal dibattito una parte degli emendamenti. La mia valutazione di legittimità, infatti, è stata sottoposta al consiglio comunale che poi, autonomamente, con una votazione ha deciso di non trattare gli argomenti che non avevano superato il giudizio del segretario generale. È chiaro che avrebbero potuto decidere diversamente e discutere tutti le proposte di modifica”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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