Siracusa e dintorni
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Rosolini, 4 maggio 2015 – Nei locali del ristorante “Il Podere” in territorio di Siracusa, per venire incontro ai tanti soci, si è svolta la tradizionale mangiata di ricotta calda con il pane di casa e le famose impanate Siracusane,  come antipasto.

Nell’occasione si è svolto il torneo “U’ Truppiettu” Rosolinese in ricordo come giocavamo negli anni della nostra infanzia. All’inizio dell’evento, il Presidente, prima ha ringraziato i soci e gli amici dei soci per essere intervenuti, ha ricordato la festa del 25 aprile, poi ha descritto come si svolgeva  la giornata, successivamente ha dato parola al Segretario, Salvatore Francalanza il quale ha dato lettura della pagina dal titolo “U’ TRUPPIETTU” tratta dal libro “Come Giocavamo” scritto dall’amico  Federico Faraone,  Rosolinesi, residente a Milano. In questa pagina è descritto come si eseguivano i lanci ‘n-sutta,’n-supra a testa a pizzuni o tiro americanu. Se il tiro è stato ben eseguito prendeva diverse denominazioni masculinu, addummisciutu,’na sita, lapuniata,assaccunna,morriri.

Poi parla del tipo di legno utilizzato,  truppiettu ballarinu, la presa in mano del truppiettu, ecc. A Rosolini furono pochi gli autentici maestri truppittari. Primo, vero 

 e forse unico fra tutti, il celebre Don Gaitanu Mmmirmina, che, nella sua bottega di Via Roma, vicino o Corigghjesù, creava col suo tornio definito “magico” eccellenti truppetta, compatti,bilanciati e dalle puntazze in acciao, che tu stesso potevi scegliere fra quelle arrotondate,sferiche o quadrangolari. L’amico Pietro Paolo Poidimani ha fatto pervenire all’Associazione una nota che è stata letta e dice: Subito il mio pensiero va all’ indimenticabile don Caitanu Immermina insuperabile artista ri truppetta e r autri cosi che fanno parte delle tradizioni del popolo siciliano e rusalinaru. Un giorno mio padre Pippo Poidimani cu don Currainu Assenza e il grande antropologo siciliano Antonino Uccello presente il sottoscritto ancora ragazzo andarono nti don Caitanu nta na traversa ra Via Roma a Rusalini pi fari fari triccientu truppetta co ligniu ri na maccia ri carrua di nostra proprietà ro tirrinu ro Casali vicinu all’ Arbanieddu. Buona parte mio padre li donò ad Uccello per esporli nel Museo che Lui aveva fondato a Palazzolo Acreide. Altri li tenne per se ed ancora sono conservati in qualche posto della mia casa paterna gli altri rimanenti li donò ai suoi alunni delle Scuole Elementari del Bellini di Rosolini.Fu una delle ultime volte che mio padre ed Uccello si rividero loro grandi amici e compagni di scuola al Magistrale Matteo Raeli di Noto. Giusto per non dimenticare. Oggi questi indimenticabili personaggi vivono un altro mondo. Dopo aver consumato  il lauto pranzo intercalato da canti e brindisi di lunga vita all’Associazione è passato il foglio per le iscrizioni al torneo. Il campo di lancio è stato realizzato ai margini delle piscina, dove le signore sedute sotto  gli ombrelloni hanno potuto vedere  lo svolgimento del torneo.

Gli iscritti a partecipare, da regolamento, sono stati in 19 e secondo  i tempi di rotazione del  truppiettu è stata stilata, a cura  della commissione, la graduatoria risultando vincitori, Primo, Luigi Loreto; Secondo, Salvatore Francalanza, terzo , Giuseppe Santacroce, che hanno ricevuto i relativi premi. La giornata è stata meravigliosa su tutti i punti di vista, il Presidente, ha preannunciato che il prossimo mese di Maggio l’Associazione compirà 16 anni dalla fondazione e quindi festeggeremo, insieme,  l’avvenimento, come per ogni compleanno.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry