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Canicattini Bagni, 12 agosto 2014 – La Cultura, le Tradizioni e le “eccellenze enogastronomiche” faranno da collante tra Canicattini Bagni e il territorio Ibleo con Malta. 

Due realtà che al di la delle distanze (appena 80 km dividono la Sicilia da Malta), hanno tanto in comune, ad iniziare proprio da quel Mediterraneo che abbraccia e avvolge le due isole, Sicilia e Malta, su cui l’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni e il suo sindaco Paolo Amenta, stanno gettando un ponte grazie ai rapporti di collaborazione intrapresi con il “Council for Culture & The Arts”, ovvero il Ministero della Cultura maltese.

Ieri, in occasione del Festival Internazionale del Jazz e della Musica Etno, queste due realtà si sono strette in un gemellaggio che guarda al futuro, alla  crescita e allo sviluppo turistico reciproco, iniziando dalle cose che uniscono, come la Musica.

 

Due momenti hanno visto suggellato questo inizio di collaborazione. 

Il primo, alle 18, al Museo TEMPO (Museo del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina Popolare), presenti il sindaco Paolo Amenta, l’assessore al Welfare e allo Spettacolo, Marilena Miceli, il consigliere comunale Gaetano Amenta, il direttore del Museo, l’etnologo e guida naturalistica Paolino Uccello con gli operatori museali, il direttore artistico del Festival Jazz ed Etno, il musicista canicattinese Rino Cirinnà, e la delegazione maltese composta da Domnic Micallef, esponente di primo piano dell’Ufficio del Turismo maltese, Noel Damato e Frans Agios del “Council for Culture & The Arts”, diretto dal professore Albert Marshall, che già lo scorso 3 luglio è stato ospite a Canicattini Bagni, accompagnato dalla consulente del Ministero della Cultura e dell’Arte maltese, Annabelle Attard, e dal musicista Paul Abela.

Con loro, nel secondo momento previsto dal programma, il gruppo folkloristico Ghana Music, 25 tra musicisti e ballerini, che in serata sul palco di Piazza XX settembre, si sono esibiti facendo conoscere la musica e le tradizioni popolari maltesi al pubblico canicattinese e siracusano.

Un ponte culturale, dunque, quello che nasce sulle sponde iblee della città di Canicattini Bagni e poggerà sulle sponde della Repubblica dei Cavalieri di Malta, partendo dalle cose che già uniscono queste due realtà, ha ricordato Paolino Uccello, come l’archeologia dorica, la rete museale delle tradizioni popolari e il cammino di S. Paolo con le sue storie e le tradizioni popolari, su cui i ricercatori e gli storici del Museo TEMPO tanto hanno lavorato,  sostenuti dal Comune canicattinese, producendo una mostra ed un volume che verrà presentato a Malta.

 

Un ponte per l’avvio di azioni di Sviluppo e Turismo, ha sottolineato il sindaco Paolo Amenta, portando agli ospiti il saluto dell’Amministrazione, del Consiglio comunale e dell’intera città. Amenta che è anche vice presidente di AnciSicilia e presidente della nuova Agenzia di Sviluppo degli Iblei, ha parlato di progetti comuni, condivisi, attraverso anche l’utilizzo dei fondi europei.

 

«Dobbiamo dare una svolta e dare un percorso concreto ai rapporti tra le nostre due realtà – ha ribadito il primo cittadino canicattinese -. Non è più tempo di protocolli che riempiono solo pagine senza poi avere le gambe per camminare e diventare  azioni di sviluppo per i nostri giovani e per i nostri territori. Questa terra, la Sicilia, e per quanto ci riguarda il territorio Ibleo, Canicattini Bagni, hanno un patrimonio culturale e storico di inestimabile valore, ad iniziare dalla Musica, assieme ai paesaggi e alle tradizioni. Così come l’isola di Malta, nostra dirimpettaia nel Mediterraneo. Penso ai tre siti Unesco maltesi (La Valletta, l'Ipogeo di Hal Saflieni e i templi megalitici), e ai quatto di questa provincia, Palazzolo, Noto, Siracusa e Pantalica, al centro del quale si trova Canicattini Bagni con le sue tradizioni, le produzioni gastronomiche, il Liberty, i percorsi naturalistici, le Cave con specie biologiche uniche, e la straordinarietà della Musica che coinvolge grandi e piccini (quasi 150 anni delle Banda musicale, una Scuola di musica con oltre 100 studenti). Bisogna far diventare questo patrimonio ricchezza e sviluppo per le nostre genti, partecipando insieme alla stesura di progetti, utilizzando i fondi europei. Incominciando proprio dalla Musica, come già sta avvenendo con il Jazz che vede le nostre due realtà unite dalla partecipazione di  rispettivi musicisti, come Rino Cirinnà e Paul Abela. Penso ad esempio  – ha concluso Amenta – a tre giorni di festival a Malta e 3 giorni a Canicattini Bagni, ad un gruppo unico di tecnici e professionisti all’interno delle esperienze già maturate dall’Agenzia di Sviluppo,  per utilizzare al meglio tutte quelle misure transfrontaliere previste dall’Unione Europea per il turismo e l’agroalimentare».

 

Un impegno reciproco, quello auspicato dal sindaco Paolo Amenta, come hanno rimarcato anche Noel Damato e Domnic Micallef.

 

«Malta è molto interessata alla Sicilia e alle sue risorse – ha infatti aggiunto Micallef dell’Ufficio per il Turismo maltese – sono oltre 40 mila l’anno le presenze dei siciliani nella nostra isola, e 200 mila quelle italiane. È un turismo stagionale che vorremmo, invece, grazie a questa collaborazione con  Canicattini Bagni e il territorio Ibleo, allargare e fare crescere. Vogliamo infatti operare in un palcoscenico più ampio, e credo che il turismo culturale possa permetterci questo, proprio partendo dalle cose che, come è stato ricordato, ci uniscono: il territorio, la cultura, il cammino e la fede per S. Paolo e, non ultimo,  Caravaggio. Le presenze a Malta sono maggiormente francesi ed inglesi, ed entrambi, in particolare i francesi, adorano la Sicilia. La cultura e la gastronomia siciliana, soprattutto di quest’area, a noi piace moltissimo e siamo pronti ad intraprendere il percorso di collaborazione e condivisione che anche il sindaco Amenta auspicava».

 

Il gruppo maltese, accompagnato da Paolino Uccello e Tanino Golino (studioso e ricercatore delle tradizioni religiose), ha poi vistato le sale del Museo TEMPO, nelle tre sezioni, quella del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina Popolare, arricchite in questi giorni anche dalle mostre su “L’oru ra zita” e in ricordo dei 100 anni della nascita del “M° Arturo Basile”, apprezzandone i contenuti, unici nel loro genere, e la strutturazione, in particolare il settore del gusto, nella grande cucina del Museo, dove le produzioni enogastronomiche diventano gusto e si legano alla conoscenza del territorio ibleo.

 

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