Religione
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Siracusa, 29 marzo 2022 — «I giornalisti stanno vivendo, forse più di altre categorie, una crisi difficile, dalla quale non sarà facile rialzarsi. Iin un periodo nel quale assistiamo alla scomparsa dei giornali, soprattutto dei quotidiani, celebriamo il 40esimo anniversario del settimanale cattolico della nostra Diocesi, Cammino, che esprime la capacità di rinnovarsi nel servizio della verità, nel sostegno alla missione evangelizzatrice della Chiesa e nel confronto con i segni dei tempi».

L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, benedice una sacra immagine di Gesù posizionata nei locali della nuova redazione del settimanale Cammino. Locali messi a disposizione dalla Diocesi che ospiteranno, oltre alla redazione, anche la sede provinciale dell’UCSI, Unione cattolica stampa italiana. L’arcivescovo Lomanto ha sottolineato la laicità per la missione evangelizzatrice, una dimensione fondamentale per il servizio alla verità. Ed ha richiamato le parole del Santo Padre nel messaggio per la 55esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul «rischio di un appiattimento in “giornali fotocopia” o in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali, dove il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, “di palazzo”, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società». 
All’inaugurazione dei locali, in via Lentini 42 a Siracusa, era presente il presidente nazionale della FISC (Federazione italiana settimanali cattolici) Mauro Ungaro: «L’augurio al Cammino è di saper ancora ascoltare facendo emergere, come ha fatto in questi primi 40 anni, tante storie di quotidiana speranza che hanno come protagonisti gli uomini e le donne che vivono nel nostro territorio perché la loro testimonianza divenga davvero esperienza condivisa e narrazione sinodale” ha detto Ungaro. “Il territorio non rappresenta solo ciò di cui ci occupiamo ma coloro a cui ci rivolgiamo, che ascoltiamo e di cui parliamo: le persone che lo abitano e lo costituiscono, la generazione presente, quelle passate e quelle future. È stato scritto che la Chiesa sta in terra come una pianta con radici ben solide, legate al paese ed alle città ma è sempre in mare aperto per evangelizzare nuovi territori e terre sconosciute. Il legame con il territorio, quindi, non è un ostacolo né un invito al campanilismo ma il trampolino di slancio per aprirsi ulteriormente all’altro». 
«Subito mi vengono alla memoria quanti hanno speso energie di mente e di cuore per prepararlo e diffonderlo, con passione grande, nelle diverse parti della diocesi» - ha detto Salvo di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia -.

A mons. Gozzo, padre Inserra e padre Pippo Lombardo che negli ultimi tre decenni hanno speso la loro vita per il giornalismo cattolico e siracusano. Il nostro settimanale è stato ed è e sarà per la nostra diocesi uno strumento indispensabile per garantire comunione e discernere criticamente i diversi avvenimenti della Chiesa e del mondo. Questo anniversario susciti il desiderio di considerare questo strumento di comunicazione come uno dei sussidi indispensabili alla evangelizzazione per arrivare in ogni ambiente, una possibilità quindi per una “Chiesa in uscita”, come afferma Papa Francesco”.

All’incontro hanno partecipato anche mons. Maurizio Aliotta, direttore dell'Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali e della cultura della Diocesi di Siracusa; Domenico Interdonato e Alberto Lo Passo, rispettivamente presidente UCSI Sicilia e presidente UCSI Siracusa.

«Un evento che si realizza proprio mentre in città si stanno spengono le luci delle prestigiose redazioni provinciali dei quotidiani siciliani, cioè mentre si materializza la crisi della carta stampata» - ha detto il direttore del Cammino, Orazio Mezzio -. In quest’anno cureremo la digitalizzazione dell’archivio editoriale e fotografico, per metterlo a disposizione del patrimonio culturale della città”. Un modo per non disperdere la memoria collettiva. «Siamo passati al web ma continuiamo ad uscire in edizione cartacea. La linea editoriale resta sempre quella di contribuire al dibattito fra le persone, soprattutto oggi che ci troviamo a vivere in una dimensione dove non sappiamo quale futuro ci attende», ha concluso Mezzio.
«Portiamo avanti un progetto che ha otto lustri di vita e che grandi uomini di una grande Chiesa hanno voluto, concepito, portato avanti - ha aggiunto Luca Marino, presidente della cooperativa Cammino -. Ne siamo gli indegni eredi, in un contesto sociale, economico, ecclesiale certamente complesso e complicato». Un saluto è arrivato anche dal segretario provinciale dell’Assostampa Prospero Dente mentre le testimonianze sono state di tre storici collaboratori della testata giornalista: Marco Fatuzzo, Gianni Failla e Giuseppe Matarazzo.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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