Cultura
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…riscoperta di materiali scientifici di valore storico e di riviste dell’epoca fascista 

   

Ragusa, 22 maggio 2015 – Resterà ancora aperta al pubblico,  il 23 e il 24 maggio prossimi, la mostra “Il liceo si mette in mostra”-  II edizione,   inaugurata  lo scorso  16 maggio al Liceo classico a conclusione  di un progetto avviato e sviluppato nel corso dell’anno scolastico 2014-2015  e  al quale hanno partecipato un nutrito gruppo di alunni del liceo, coordinati dai  docenti  Anna  Garofalo, Mariarosa Maradei e Ottavio  Manenti.  

“È stato un progetto – spiegano i docenti referenti -  finalizzato all’inventario del materiale presente nei laboratori di fisica e scienze, nonché  del cospicuo numero di riviste  che non erano mai state catalogate. Tale lavoro, che ha visto  gli alunni spendersi con incredibile passione  e amore per la propria scuola, ha  anche fornito l’input per effettuare  il restyling del laboratorio di scienze,  che ora è ritornato ad essere uno degli ambienti architettonicamente e culturalmente più suggestivi non solo dell’edificio scolastico, ma anche , a nostro avviso, della città di Modica nel suo complesso”.

I visitatori della mostra potranno vedere come  il laboratorio di fisica sia ricco di un abbondante numero di strumenti e macchinari, che trovano impiego nei più svariati settori: dall’ottica alla termologia, passando per lo studio dell’elettromagnetismo e l’acustica. 

Il laboratorio di scienze, invece, ospita diversi esemplari di fauna impagliati ripristinati nel loro stato originario, assieme ad interi scaffali occupati da rocce, minerali, fossili e solidi geometrici, congiuntamente a boccette di reagenti e vetreria da laboratorio impiegati negli esperimenti di chimica. Grazie al lavoro dei docenti e degli studenti  sono riemerse dalla polvere  degli anni anche strumenti ormai obsoleti ma dall’indubbio fascino, quali telefoni a parete, proiettori per diapositive e per bobine, ed altro ancora.

«All’interno delle teche espositive – dicono i docenti Manenti, Garofalo e Maradei  -  abbiamo collocato alcuni dei più significativi numeri delle riviste censite, e cioè quelli risalenti al ventennio fascista».

«Esprimo la mia piena soddisfazione – dice il Dirigente scolastico Sergio Carrubba -  per questo progetto realizzato  da docenti e studenti, perché restituisce l’Aula di scienze non solo all’Istituto ma all’intera città. In particolare le riviste censite offrono uno spaccato storico, sociologico, culturale e politico dell’Italia del ventennio e, dunque, sono documenti da custodire gelosamente e da valorizzare opportunamente, oltreché didatticamente utilissimi per una ricognizione storica che non sia esclusivamente mediata dalla lettura del solo libro di testo.

Ad esempio –dice il prof. Carrubba–  nel riesumare  le decine di numeri della “Difesa della razza”, della cui esistenza all’interno del nostro istituto eravamo del tutto all’oscuro, abbiamo constatato la curiosità, lo stupore, il raccapriccio dei nostri alunni che hanno potuto ‘toccare con mano’ quanto studiano nei libri di storia in relazione alla promulgazione delle leggi razziali in Italia. Invito i modicani a visitare la mostra che resterà aperta  dalle 10.00 alle 12.30». 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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