Cultura
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La legalità attraverso la memoria: lunedì 8 giugno 2015 ore 15,30 Teatro TEAMUS di Canicattini Bagni

 

Canicattini, 5 giugno 2015 – “Più forti della mafia”, questo il titolo che i ragazzi della classe IV  B del plesso Garibaldi dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Canicattini Bagni, e le loro insegnanti Daniela Gazzara ed Elisabetta Cannata, hanno voluto dare al progetto curriculare che hanno realizzato, con la collaborazione del locale Presidio “Salvatore Raiti” di Libera, nel corso di quest’anno scolastico 2014/2015.

Il progetto, che si colloca all’interno di un percorso finalizzato allo sviluppo della cultura della legalità, si concluderà Lunedì  8 Giugno 2015 alle ore 15,30 con un incontro al Teatro TEAMUS di via Antonino Uccello a Canicattini Bagni, alla quale parteciperanno Rita BORSELLINO, sorella del giudice Paolo Borsellino, ucciso il 19 Luglio 1992 con la scorta nell’attentato di via D’Amelio a Palermo, fondatrice e presidente del Centro Studi Paolo Borsellino; e Giovanna RAITI, rappresentante di Libera, sorella del giovane carabinieri Salvatore Raiti, ucciso per mano mafiosa a soli vent’anni il 16 giugno 1982  in un agguato sulla circonvallazione di Palermo durante la traduzione di un boss a cui era diretto l'attentato. 

All’appuntamento saranno presenti anche la Dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Verga”, Giovanna Rubera, e il Sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta.

Quello di lunedì al TEAMUS sarà un percorso di legalità attraverso la memoria. 

 

Così lo hanno pensato e progettato le insegnati della IV B, Daniela Gazzara ed Elisabetta Cannata, nel coinvolgere i loro alunni, percorrendo una strada diversa che è quella appunto della memoria. 

Perché i bambini sentono parlare di mafia, delle varie stragi, di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e delle altre vittime di mafia, ma poi in realtà non sanno chi realmente erano queste persone, perché sono stati uccise e quale importante eredità hanno lasciato. 

Quindi un percorso per  conoscere e per non dimenticare attraverso la conoscenza del fenomeno mafia, la storia delle vittime, l’impegno e il loro esempio nei confronti della giustizia. 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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