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  • Autore: Nausica Zocco
  • Editore: LFA Publisher
  • Titolo: Diciotto secondi

“La verità è sempre un’altra e sta in mezzo. Ragion per cui non restava che andarsene”: è l’incipit di Diciotto secondi, l’ultimo libro di Nausica Zocco

 

Si tratta di un progetto di scrittura creativa che già dal titolo e dalle prime pagine suscita curiosità perché il concetto del tempo nel romanzo della scrittrice modicana rivela una tenacia e un racconto di vita indelebile, scandendo vicissitudini di un giorno come di un anno o di una vita intera.

Il tempo che è passato è come se non fosse mai passato e alla fine si impone prorompente una constatazione:Si vive una volta sola, si rinasce una volta ancora, per salvarsi volta dopo volta, ogni volta”.

 

La storia ci proietta davanti ad una finestra in un giorno d’inverno, in un palazzo di Milano, sopra un cortile interno silenzioso, coperto dalla neve e da lì l’impeto narrativo percorre stanze e strade, sfiora oggetti e una tazzina da caffè, guarda visi e specchi, porta dentro ad un’auto di sera, su un tram, su una metropolitana e su uno scompartimento di treno, fa ascoltare il silenzio e la musica, fa scorrere davanti agli occhi una ragazzina alle elementari sotto la neve, una donna sugli scogli di notte, fa apparire un letto disfatto, un piccolo molo e una ragazza seduta con i piedi penzoloni. Passano fugaci immagini, mani, occhi, confessioni. 

Arrì deve il suo nome ad una leggenda piaciuta a suo padre.

Lei, anima inversa, non razionale, imperterrita, lei che ha disfatto letti, si è pulita il cuore a morsi ed è andata punto e a capo, come nei copiati in quarta elementare.

Le accade qualcosa, in un determinato momento, in un luogo ben preciso, lontana da casa, lontana dal suo mare.

Ed è proprio il desiderio di un viaggio al contrario (compiuto realmente?) che suscita l’imprevisto e lo stupore per una confessione resa di getto.

D’altronde, tutti meritano uno stacco, una tregua, uno spazio di “diciotto secondi” sotto questo cielo per capire, per confessare un pensiero, per esprimere un desiderio o anche solo per abbracciare qualcuno e sorridergli.

Quei secondi resteranno fatti d’istanti e non saranno mai distanti.

Non si può mai dire: Arrì conosce bene il suo passato, ma sapere cosa succede nella sua testa è un’altra faccenda.

È arrivato il tempo per perdonarsi e quei diciotto secondi sembrano misurati, calcolati, ma si tratta di una benevola coincidenza, come quello stesso giorno che per diciotto minuti sarebbe stato ancora il giorno prima.

Frutto di un altro progetto narrativo personale della scrittrice e sceneggiatrice Nausica Zocco, Diciotto secondi è la risultante di un esperimento di scrittura creativa che muove da tre costanti: tempo, ritmo e stile evocativo. E il tessuto narrativo richiama coincidenze, occasioni, scene già viste, flashback, emozioni, tutte circostanze rincorse, quasi perseguitate, da un filo conduttore che non si spezza.

Alla IV di copertina l’autrice ha affidato questo messaggio:

Un rimpianto, un rimorso, una parola non detta, il dubbio del “chissà se…” rendono la vita monca, incompleta, frammentata, sospesa. Tutti meritano di vivere la libertà di quei “diciotto secondi” per dire di getto, per rimuovere una spina dal cuore, per rivelare un pensiero che fa tremare dentro: proprio quell’impeto può far riconciliare con se stessi, può riscattare un’emozione indelebile e segnare, fatalmente, l’inizio di un altro percorso di vita.  

Diciotto secondi è edito da LFA Publischer, disponibile nelle librerie on line e fisiche affiliate a Libro Co. Italia, oltre che nel sito della casa editrice di Napoli.

Sono in programma, non appena possibile tenuto conto delle disposizioni e delle misure adottate in tema di sicurezza, degli incontri culturali in cui verrà presentato al pubblico Diciotto secondi.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry