Sapere

Ragusa, 26 novembre 2018 – Al Centro Servizi Culturali di Ragusa (in Via Armando Diaz 56) il 28 novembre 2018 (ore 17:30) a cura di Archeoclub d'Italia Ragusa sarà presentata la nuova campagna di scavi "Cartagine. Nuovi scavi archeologici".

Interverranno il prof. Giovanni Di Stefano (Università della Calabria, e Università Tor Vergata, Roma), e il dottor Lorenzo Zurla (Università di Messina).

Incontro al Centro studi Feliciano Rossitto 

Ragusa, 26 novembre 2018 – Venerdì 30 novembre 2018, alle ore 18, presso il Centro Studi “Feliciano Rossitto” (Via Ettore Majorana, 5 – Ragusa), gli Amici ed estimatori incontreranno Vincenzo Guastella, Miciè, artista del ferro battuto. L’introduzione alla serata sarà affidata Giorgio Chessari (presidente del Centro Studi Feliciano Rossitto).

Il professor Gaetano Cosentini (già docente di Lettere greche e latine, è anche antichista e scrittore) tratteggerà la figura e l’opera dell’artista. Concluderà il Maestro Guastella. 

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Violenza sulle Donne. Giornata mondiale per riflettere sul femminicidio. “Stasera parlo Io” al Centro studi Feliciano Rossitto. Azione teatrale che “buca” l’animo

 

Ragusa, 24 novembre  2018 – Luce soffusa ammantata di giallo che è simbolo della luce del sole, ma anche di energia. Un’energia che forse non c’è più. Un’energia soffocata dalla brutalità. Un termine, quest’ultimo, che è declinato al femminile e che, oggigiorno, è alla ribalta delle cronache per le disumane violenze subite dalle Donne. L’obiettivo della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è rivolto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul bisogno di crescita civile della comunità, puntando a mettere al bando ogni tipo di violenza. Nell’ambito di tali riflessioni il Centro studi Feliciano Rossitto di Ragusa ha promosso ed organizzato una serata in cui il teatro, nella sua liturgica finzione scenica, possa raccontare in un modo diverso le esistenze delle donne che hanno subìto atti di violenza. 

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Iniziativa culturale a Ispica 

Ispica, 22 novembre 2018 – Cinema, vino e cibo. Una triade che viaggia nel tempo e nella storia dell’uomo, ma soprattutto è un impareggiabile connubio tra emozioni cinematografiche e piaceri della tavola. Cosa ne pensano i giovani studenti? L’idea, sposata dalla Società ispicese di storia patria, ha suscitato tanto interesse ed entusiasmo da coinvolgere l’Istituto di istruzione secondaria superiore “G. Curcio” di Ispica (Rg) ad indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera.

La Sicilia ha nel cibo e nel vino la sua punta di eccellenza e proprio per questo l’itinerario culturale, già pianificato con l’istituto ispicese per il corrente anno scolastico, prevede come primo incontro quello inerente alla “Cultura del vino e del cibo” passando per il cinema. Come dire, mettere insieme un’arte “giovane” come il cinema con una sorta di artigianato millenario, come quello praticato per ottenere il vino.

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Gli appuntamenti del giovedì proseguono a Modica con Vittoria de Marco Veneziano e le sue donne emblema dell’emancipazione femminile, delle pari opportunità e della disabilità

 

Modica, 19 novembre 2018 – “Gli appuntamenti del giovedì” a Modica, organizzati in occasione del venticinquesimo anniversario della libreria La Talpa, con la collaborazione di sponsor e con il patrocinio del Comune, proseguono. Il 22 novembre, nei locali della Società operaia di mutuo soccorso, in corso Umberto I° n. 157, a partire dalle 18, l’ospite sarà la scrittrice Vittoria De Marco Veneziano che presenterà il suo libro "Vivian, Máxima... e le altre donne” edito da Erga nel 2018. 

De Marco Veneziano è nota al pubblico per i temi dell'emancipazione femminile, delle pari opportunità e della disabilità. Interverranno il sindaco di Modica Ignazio Abbate e Carmela Giannì. Ideale prosecuzione del precedente “Tante Donne” edito dalla stessa Erga nel 2013, l’opera presenta «33 donne fuori dal comune che hanno aperto la strada all’eccellenza femminile (1050-2018)».

 

«Il libro, di fatto - dicono gli organizzatori dell'appuntamento, Francesco Trombadore, Daniele Pavone e Giorgio Solarino - intende rendere omaggio ad alcune donne che hanno fatto la storia restituendo loro la dignità della memoria attraverso una silloge di brevi profili biografici scritti dalla stessa De Marco Veneziano e pubblicati tra il 24 settembre 2016 e il 20 giugno 2018». Giocoforza, il ruolo spesso marginale troppo a lungo riservato nella storia all’universo femminile deve aver influito nel reperimento della necessaria documentazione storica, sicché quasi tutti i profili riguardano donne che hanno vissuto e vivono l’età contemporanea: artiste come la fotografa statunitense Vivian Maier il cui talento è stato scoperto e rapidamente divenuto celebre solo dopo la sua morte; passionarie come la peruviana Máxima Acuña de Champe che ha lottato per salvaguardare l’ecosistema della sua terra dall’impianto di una miniera d’oro a cielo aperto; scienziate come la serba Mileva Marić, vissuta all’ombra del celeberrimo marito Albert Einstein; attiviste impegnate per i diritti delle donne come la scrittrice ragusana Maria Occhipinti o la giovanissima indiana Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace nel 2014 dopo essere sopravvissuta ad un tentativo di assassinio per mano talebana causato dalla sua lotta per il diritto all’istruzione femminile negato dal regime. Ma non manca uno sguardo rivolto ad alcune donne del passato più remoto come la ginecologa Trotula de Ruggiero, vissuta nella Salerno medievale dell’XI secolo o la pittrice fiorentina rinascimentale Suor Plautilla Nelli, vissuta a metà del XVI. Infine, un profilo a sé riguarda le donne liguri portatrici di ardesia.

"Vivian, Máxima... e le altre donne” è un libro che si rivolge a un pubblico vasto ed eterogeneo poiché presenta almeno quattro diverse chiavi di lettura: una prima riguarda il tema di fondo dell’emancipazione femminile; una seconda è quella della raccolta di letture brevi utile per chi è alla ricerca di pillole di sapere esaustive nello spazio di poche pagine; una terza è quella della piccola enciclopedia di donne illustri da consultare e magari utilizzare come base di partenza per studi più approfonditi sui singoli personaggi; non da ultima, una quarta e più intima è quella di affrontare la lettura immedesimandosi nell’animo di Vittoria De Marco Veneziano, già autrice del toccante romanzo autobiografico “La Farfalla dalle Ali Spezzate” che le ha dato la notorietà e che racconta del suo rapporto con la figlia disabile prematuramente scomparsa, una storia di determinazione e audacia per le pari opportunità che vuole fare da sprone per le mamme dei diversamente abili: la resilienza, ossia il coraggio di affrontare e superare positivamente le difficoltà e i fatti drammatici della vita è un tema proprio dell’autrice e che sovente si riscontra nel carattere delle trentatré donne presentate nel libro.

Scicli, 16 novembre 2018 – Si è svolto lo scorso fine settimana a Palermo, dal 9 all’11 novembre, all’interno di Fa’ la cosa giusta, il quinto meeting regionale di Vie Sacre Sicilia; la rete, ideata e promossa da Attilio Caldarera, raggruppa i Cammini Sacri siciliani, percorsi secolari del territorio isolano, riscoperti negli ultimi anni da viaggiatori, pellegrini, trekker e semplici appassionati di natura e storia.

A rappresentare il sud-est siciliano, l’Associazione Culturale Tanit Scicli, unica realtà presente del Val di Noto con i suoi Cammini che molto successo hanno riscosso negli ultimi anni. Vincenzo Burragato e Giovanni Modica hanno guidato la delegazione sciclitana presentando agli addetti ai lavori e al pubblico presente in fiera i propri cammini, vecchi e nuovi.

Il 2019 sarà il quarto anno di Tanit all’interno del circuito di Vie Sacre Sicilia, un impegno capace di produrre grande seguito in città e nella regione, sempre proteso alla ricerca di nuovi cammini da proporre agli sciclitani e ai viaggiatori.

Non resta dunque che mettersi lo zaino in spalle e mettersi in cammino. 

Ecco le date 2019, a Scicli:

27 aprile: Il Cammino del Beato Guglielmo Eremita;

4 maggio: Le chiese rupestri di Scicli;

25 maggio: Sulle Orme di Maria a Scicli;

8 settembre: Il Convento di Sant’Antonino e la Scala del Padre Eterno.

 

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Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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