Ragusa e dintorni
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Ragusa, 18 luglio 2019 – Il Centro Studi “F. Rossitto”, in sinergica collaborazione con numerosi operatori culturali, ha promosso ed organizzato una serata interamente dedicata al M° Marco D’Avola in occasione del suo compleanno.

Omaggio a Marco D’Avola nel suo 60° compleanno” è il titolo dato all’iniziativa che si terrà, venerdì 19 luglio 2019, alle ore 18.30, presso l’Auditorium dello stesso Centro Studi Rossitto (Via Ettore Majorana 5, Ragusa). Interverranno il prof. Carmelo Mezzasalma (sul tema “Marco D’Avola: il colore “mediterraneo” della musica”) e il M° Marco D’Avola. Seguirà il concerto della Fanfare Ensemble. Gruppo di ottoni, percussioni di Catania.

 

Quando si parla del M° Marco D’Avola la prima immagine che viene incontro nel nostro animo è quella del Festival Organistico Internazionale di Ibla “Città di Ragusa” che, ormai da cinque lustri, scandisce il periodo natalizio del territorio ibleo. La seconda immagine è, senza ombra di smentita, quella legata all’Organo strumento liturgico per eccellenza. Nei suoi elementi costitutivi l’Organo tubolare appartiene non solo ai più antichi strumenti musicali dell’uomo, ma fra di essi ha acquisito nel corso della storia un particolare posto d’onore. Non a caso la Chiesa ha invitato solennemente a tenere “in grande onore” tale strumento in quanto, come si dice letteralmente nella Costituzione liturgica, “il suo suono è in grado di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti” (Sacrosanctum Concilium, 120). Sono questi gli ingredienti nonché gli obiettivi che in questi anni ha perseguito il Direttore Artistico del Festival, il M° Marco D’Avola proponendo all’attenzione del pubblico bellissime e stupende pagine di letteratura musicale.

«Lo scopo di questi concerti – sottolinea D’Avola – è quello di favorire la diffusione della cultura e della passione organistica anche tra un pubblico esterno all’ambiente specialistico. In questi anni possiamo tracciare senz’altro un bilancio positivo. Fa senz’altro piacere poter vedere una chiesa abbastanza piena di persone non necessariamente appartenenti al settore organistico, comuni cittadini che scoprono l’Organo in maniera anche un po’ casuale; soprattutto in un’epoca in cui non solo questo strumento musicale talvolta non viene tenuto nella sua giusta considerazione, ma anche in cui è raro trovare una chiesa dotata di uno strumento funzionante».

Il territorio ibleo, forse più di ogni altro, si contraddistingue per l’esistenza, nella quasi totalità delle chiese, di organi, dalle variegate dimensioni, che testimoniano non solo la costante rispondenza della nostra trascorsa realtà musicale ma anche la sensibilità artistica di quanti, in passato, amavano dotare le chiese di opere d’arte di considerevole valore ponendo tali strumenti al centro della vita religiosa, ora nella luminosità delle celebrazioni, ora nell’intimità della preghiera.

Con tale spirito il Maestro Marco D’Avola è da tempo impegnato nella valorizzazione del nostro straordinario patrimonio organario. La passione musicale unitamente ad un rinnovato e crescente interesse del pubblico verso la musica per organo, hanno posto le basi per il consolidarsi di una tradizione di concerti d’organo volta a far conoscere, anche e soprattutto all’estero, l’immagine autentica della provincia di Ragusa e della Sicilia.

Tra i tantissimi eventi da ricordare vi è quello tenutosi nel corso dell’emozionante serata ragusana dell’XI edizione del Festival Organistico in cui è stata fatta una tappa importante per il capoluogo ibleo: il gemellaggio tra il Festival Organistico di Ragusa e quello della città di Salisburgo. L’evento è stato caratterizzato dalla presenza dei direttori artistici delle due manifestazioni, il M° Marco D’Avola ed il M° Bernhard Gfrerer (Direttore artistico, dal 1981, del Festival internazionale austriaco nonché Organista titolare della Franziskanerkirche di Salisburgo), i quali hanno illustrato l’avvio del percorso di gemellaggio musicale il cui obiettivo primario è non solo di far conoscere il nutrito apparato organistico, quale prezioso patrimonio del capoluogo ibleo, ma anche di promuovere ed esportare la ricca tradizione degli iblei. L'iniziativa rappresenta certamente motivo di orgoglio per i ragusani e per tutti quei concittadini sparsi nel mondo nel cui cuore pulsa l’animo ibleo. Un connubio tra città e diocesi “volto ad elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti” - come sottolineava l’allora vescovo mons. Paolo Urso, durante il toccante discorso serale che ha preceduto la firma del protocollo d’intesa - nella certezza che “la musica, anche su questa terra, solleciti gli uomini a danzare la vita nella pace e nella fraternità”.

 

Giuseppe Nativo

 

A beneficio dei nostri lettori, segnaliamo – qui di seguito – le schede riguardanti i cenni biografici del M° Marco D’Avola e del professore Carmelo Mezzasalma. Inseriamo, altresì, la scheda del Gruppo di ottoni e percussioni Fanfare Ensemble che tratteggerà la serata.

 

Marco D’Avola (1959) si è diplomato in Organo, Composizione organistica, e Pianoforte con il massimo dei voti e la lode, presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo; si è quindi perfezionato con Maestri di fama internazionale, fra cui: L.F. Tagliavini, O. Pierre, O. Mischiati, A. Sacchetti, B. Canino, M. Campanella, M.R. Seidlhofer, G. Sandor. Compiuti gli studi classici, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania; è Vice Procuratore Onorario della Procura della Repubblica di Catania.

Come organista, ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone ed in Russia per i più prestigiosi Festivals Organistici Internazionali, fra i quali: New York (St. Patrick’s Cathedral, Saint Thomas Church, Columbia University), Washington (National Cathedral), Filadelfia, Boston, Tokyo (Mozart Festival Nasu), San Pietroburgo (Shostakovic Philharmonia), Londra (Westminster Abbey, St. Paul’s Cathedral), Cambridge, Edinburgo, Parigi (La Madeleine, St. Germain l’Auxerrois), Berlino (Kaiser-Wilhem Gedatnische Kirche), Potsdam (Friedenskirche), Monaco (Kristuskirche, Basilica di St. Bonifaz), Lipsia (Nikolaikirche); Passau (St. Stephen Dom), Dresda (Kreutzkirche), Mainz, Hannover, Vienna (St. Stephen Dom, Augistinerkirche, St. Anna), Salisburgo (Internationale Salzburger Orgelkonzerte); Budapest (Cattedrale di S. Mathias), Roma (Pontificio Istituto di Musica Sacra, San Marcello al Corso), Venezia (Basilica de’ Frari), Bologna (Organi Storici), Firenze (Abbazia di S. Miniato al Monte, Basilica d’Ognissanti), Palermo (Settimana di Musica Sacra nel Duomo di Monreale), Bruxelles (Sint Katherine), Anversa (Cattedrale San Paolo), Zurigo (Cattedrale Cattolica dei Ss. Pietro e Paolo), Losanna (Cattedrale), Varsavia (Vecchia Cattedrale), Cracovia (Accademia di Musica), Minsk (Philharmonic Orchestra State Bielorussia), Bacau (Festival Internazionale di Musica Contemporanea), Fjlarmonya Opolska, Filarmonya Olsztinya, Malta (Manoel Theatre, University of Malta, The International Organ Festival), Tunisi (Cattedrale).

Come compositore, è autore di un considerevole numero di opere sinfoniche, corali e strumentali, fra cui: “Messa di Requiem” (dedicata in Vaticano a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, eseguita con la Fjlarmonya Opolska); cinque Concerti per organo e orchestra (di cui il n. 1 op. 29 eseguito con la Philharmonic Orchestra State Bielorussia, Minsk ed il n. 3 op. 38 eseguito a Salisburgo per l’Internationale Salzburger Orgelkonzerte con la Franziskanerkirche Orchestra – Mozarteum); “Te Deum” (eseguito con l’Orchestra del Festival Internacional de Musica de Morella - Valencia); “Stabat Mater”, due Concerti per pianoforte e orchestra (il n. 1 op. 33 eseguito per il Festival di Musica Contemporanea di Bacau ed il n. 2 op. 41 eseguito dalla National Aegyptian Symphonic Orchestra del Cairo); due Oratori Sacri (di cui il n. 2 op. 49 eseguito a Firenze nell’Abbazia di San Miniato al Monte); Sette Liriche di Mario Luzi per canto e pianoforte (eseguite a Firenze, Palazzo Strozzi, Gabinetto Viessieux); Concerto per violoncello e archi (eseguito per il Teatro Massimo di Palermo); “Sinfonia degli Hyblaei”; “Magnificat” (eseguito per il Mozart Festival di Tokyo con la Shinguya Philarmonic Orchestra); composizioni per ottoni e organo, due Sonate per organo, Toccate e Fughe.

Marco D’Avola è membro del “Royal College of Organists” di Londra e dell’International Fellowship of Rotarian Musicians (U.S.A.). E’ Direttore Artistico del Festival Organistico Internazionale di Ibla “Città di Ragusa”; è Organista onorario della Cattedrale di San Giovanni di Ragusa ed Ispettore Onorario della Regione Siciliana per gli organi antichi; è nominato membro esterno nelle Commissioni di esami di Composizione e di Organo presso i Conservatori di Musica italiani.

Sue composizioni sono pubblicate da International Music Syndicate  (New York), T.G.E. (Svizzera), Edizioni Paoline, Berben, Eurarte, e trasmesse dalla RAI, Radio Vaticana, Radio Maria, Radio e Televisioni Tedesca, Francese, Spagnola, Polacca, Rumena e KCME Denver (U.S.A.).

 

 

Carmelo Mezzasalma, nato a Ragusa nel 1945, si è laureato in Filosofia a Firenze con Eugenio Garin perfezionandosi in seguito all'Università di Urbino. Parallelamente agli studi filosofici, ha studiato pianoforte e organo suonando come organista nella Basilica della SS. Annunziata (Firenze) per oltre vent’anni. Ha curato un ciclo di seminari dedicati alla Storia dell'arte e intitolati allo storico dell'arte Aby Warburg, tenuti presso l'Istituto N. Stensen di Firenze, sui seguenti temi: Filosofia delle immagini nel Rinascimento (1988);Teologia della Bellezza: tra Oriente e Occidente (1989);Romano Guardini: visione simbolica del mondo e liturgia (1990); seminari di studio per i giovani vicini al conseguimento della licenza media superiore, sempre presso l'Istituto N. Stensen: La ferita e l'esistere in Italo Svevo (1988); Luigi Pirandello ovvero la stanza della tortura (1989); La terra di nessuno: letteratura e poesia tra le due guerre (1990);Il bosco sacro, poetiche e poeti alla radice del Novecento: Ungaretti, Quasimodo, Montale (1991); Il giovane Leopardi (1992). Parallelamente al suo lavoro letterario ha svolto un'intensa attività come musicista dando numerosi concerti in città italiane e straniere come pianista e organista.

   Nel 1976 ha pubblicato il suo primo libro di poesie Le isole vaganti (Ed. Forum. Quinta generazione), con prefazione di Mario Luzi. Saggista e critico letterario, ha pubblicato alcuni libri sulla mistica carmelitana (Come lampada di fuoco, Firenze 1991, Come neve ardente, Firenze 1992; Nel roveto ardente, Firenze 1993). Ha fondato e diretto Hellas. Rivista di letteratura e mito (1979-1993); ha fondato e dirige Feeria. Rivista per un dialogo tra esodo e avvento (1985-). Suoi studi di letteratura, teologia e musicologia sono apparsi in varie riviste italiane e straniere e ha svolto un’intensa attività come conferenziere di argomenti letterari e musicali. È autore di una traduzione del Cantico dei cantici (Ibiskos 1995²), di una plaquette intorno al Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi (Ibiskos 1997) e di una traduzione delle Poesie integrali di Giovanni della Croce (Ed. Messaggero di Padova 1998). Ha pubblicato per le Edizioni Feeria-Comunità di S. Leolino il volume di saggi La parola alta della vita. Cultura, anima, fede nel postmoderno (2007) e, nel 2012, Tenete ciò che è buono. Per un discernimento della cultura contemporanea. Il suo libro di poesia Diario di preghiere è uscito nell’aprile del 2011, in occasione della sua ordinazione sacerdotale. Ha pubblicato, inoltre, Tempo d'inverno per la vita consacrata. Nuove forme e profezia (con A. Andreini, Paoline, Milano 2008); Sulla via di Emmaus. Madre Maria degli Angeli carmelitana maestra di vita eucaristica (Studia Taurinensia. San Massimo 2009); Sulla via dell'Eucaristia. Vita e ministero di don Giorgio La Perla (1874-1953); I frutti della fede. Biografia del Servo di Dio Mons. Giovanni Jacono (Caltanissetta 2012); Una profezia della fraternità. Madre Quintilla Soligo, fondatrice delle Sorelle Apostole della Consolata (Sarnus 2013); Sul cammino di Dio. Madre Maria degli Angeli. Una biografia (Edizioni Feeria 2014); Un mistero di carne e luce. Auguri natalizi in forma di poesia (Edizioni Feeria 2014).

 Ha insegnato per vari anni Storia e Filosofia nei Licei ed è stato docente per ventidue anni di Letteratura poetica e drammatica presso l’Istituto di Alti Studi Musicali «Luigi Boccherini» di Lucca. Attualmente insegna Letteratura Italiana all’Istituto «Marsilio Ficino» di Figline Valdarno, la cui direzione didattica è stata affidata alla sua comunità dalla diocesi di Fiesole. È Presidente dell’Accademia «Marsilio Ficino» di Figline Valdarno.

Vive nella Pieve di S. Leolino a Panzano in Chianti (diocesi di Fiesole), dove ha fondato e guida la Comunità di San Leolino, comunità religiosa dedita all’evangelizzazione della cultura. Il 26 giugno 2014 gli è stato conferito il "VI Riconoscimento Alberto Caramella"da parte della Fondazione Il Fiore di Firenze.

Il 14 dicembre 2017, l’arcivescovo di Firenze card. Giuseppe Betori ha affidato a Carmelo Mezzasalma e alla sua Comunità la cura e la promozione spirituale e culturale del magnifico complesso monumentale della Certosa di S. Lorenzo a Firenze (1347), dopo il ritiro dei Monaci Cistercensi che la custodivano dal 1958.

 

 

Fanfare Ensemble - Gruppo di ottoni e percussioni

 

Il Fanfare Ensemble è un gruppo di Ottoni e Percussioni formato da insegnanti, allievi ed ex allievi, dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania.

Il Fanfare Ensemble si destreggia con disinvoltura all’interno di un vastissimo repertorio, affrontando una ricerca musicale stilistica che va dal primo barocco ai nostri tempi, selezionando particolarmente nel suo repertorio, quei brani e quegli autori che esaltano le qualità timbriche e la maestosità degli strumenti impiegati.

L’Ensemble nella sua versatilità e potenzialità si propone non solo di eseguire ma anche di far conoscere ed apprezzare il repertorio per tale formazione.

Il repertorio affrontato comprende brani espressamente concepiti per quest’organico da autori talvolta poco noti al grande pubblico e trascrizioni di musiche di autori maggiormente conosciuti e celebrati, questa scelta non solo per contribuire alla valorizzazione del repertorio per ensemble di ottoni ma anche per riscoprire e riproporre la prassi della trascrizione, molto utilizzata su musiche di ampia diffusione.

 

Trombe: Carmelo Fede, Andrea Pappalardo, Salvatore Iaci, Vincenzo Monaca

Corni: Angelo Bonaccorso, Salvatore Visalli

Tromboni: Salvatore Cannavò, Camillo Pavone, Salvatore Distefano

Eufonio e trombone basso: Giuseppe Mangiameli

Basso tuba: Antonio Coschina

Strumenti a percussione: Giovanni Caruso

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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