Scicli
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Scicli, 18 marzo 2015 – Prima tra le feste nel calendario della primavera, la festa di San Giuseppe a Scicli assume caratteristiche che la rendono unica nel vasto panorama delle manifestazioni dedicate al Santo in Sicilia. 

Singolare è senz’altro la processione con cavalli coperti di manti infiorati, tradizionalmente lavorati con steli di violaciocca e una varietà locale di gladioli selvatici. E altrettanto particolare è la processione come si svolgeva, almeno fino a qualche anno fa, per le strade illuminate da grandi falò. 

Per iniziativa di un’associazione che riunisce ben tredici bardatori, del Museo e laboratorio della Cavalcata, e del Museo del Costume di Scicli, quest’anno è possibile conoscere, fino al 6 aprile, giorno del lunedì di Pasqua, la tradizionale festa osservandone dettagli e retroscena, comunemente preclusi alla vista del grande pubblico. Attraverso un tour guidato tra Musei e laboratori dislocati nel centro storico cittadino sarà possibile conoscere da vicino, infatti, non solo i materiali e gli oggetti che caratterizzano la tradizionale cavalcata di Scicli, ma scoprire segreti e tecniche di lavorazione dei manti, gelosamente tramandati di generazione in generazione nel corso degli anni. Fulcro del percorso è l’infopoint allestito per l’occasione nei locali dell’ex Camera del Lavoro, in Via Nazionale, angolo Via F. Mormina Penna. 

Fino a domenica 22 marzo, l’infopoint fornirà un utile servizio di informazione per conoscere il percorso della cavalcata tra le vie cittadine, notizie sulle iniziative collaterali alla festa presenti in città, e ogni altra informazione utile per il turista. Nelle sale dell’ex Camera del Lavoro è anche allestita una mostra di bardature ed è possibile ricevere le prime informazioni su significato e contenuti della festa di San Giuseppe a Scicli. 

Il percorso guidato continua, quindi, con la visita al Museo del Costume in Via Francesco Mormina Penna 65, dove è possibile conoscere l’aspetto riguardante l’abbigliamento caratteristico per la cavalcata, con un video sul rito della vestizione del cavaliere e del cavallo, e la cucina legata alla festa, con una esposizione di pani di San Giuseppe della vicina Santa Croce Camerina. 

Il percorso continua con la visita al Museo della Cavalcata, in Via Spadaro, e quindi nel laboratorio dello stesso Museo dove è possibile conoscere le tecniche per la preparazione del manto di fiori. Il tour si conclude, infine, con la visita alla Chiesa della Consolazione dove sono esposte le principali bardature presentate per l’edizione 2015 della cavalcata e sono attivi i laboratori sulla lavorazione dei manti, sugli intrecci con foglie di palma, per il fine settimana della domenica delle palme, e la preparazione delle cassate e i pani con le uova, per la festa di Pasqua. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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