Siracusa e dintorni
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Siracusa, 18 novembre 2015 - Con 23 preferenze su 27 votanti, Giuseppe Canto è stato eletto ieri sera nuovo presidente del Collegio dei revisori dei conti. Alla sua elezione si è giunti al termine di un articolato dibattito sulle modalità di elezione e sulla legittimità della proposta portata in aula.

Per il consigliere Salvatore Castagnino “Ci troviamo di fronte ad un doppio voto, consigliere-presidente difforme dal metodo seguito e dai criteri adottati nella votazione precedente”; il consigliere Cetty Vinci, invece, ha parlato di “Nomina illegittima e di atto contrario alla legge, atteso che si sarebbe dovuto procedere con lo scorrimento della graduatoria precedente per evitare eventuali contenziosi ed assicurare il rispetto della minoranza”. Temi, questi ultimi, rilanciati anche dal consigliere Massimo Milazzo che nell’auspicare il ricorso allo scorrimento della graduatoria ha proposto di scegliere “Un nome condiviso da tutto il Consiglio, per assicurare un riequilibrio tra maggioranza ed opposizione”; dal consigliere Gaetano Firenze che ha definito come “Barbarie civile la precedente votazione del collegio dei revisori, mentre adesso il Consiglio ha l’opportunità di un riequilibrio tra maggioranza ed opposizione”; e dal consigliere Salvo Sorbello che ha parlato di “Mortificazione del Consiglio e di un precedente assoluto nella storia dell’Ente”. Per la maggioranza, Alfredo Foti ha parlato di “Debolezza delle opposizioni, incapaci nella precedente votazione di eleggere un componente; senza dimenticare che questo sarà un voto segreto e che soprattutto il Collegio dei revisori è un organo tecnico, terzo ed indipendente dalla politica”.

Nel merito delle risposte tecniche se per il presidente Santino Armaro “La presenza di tutti i pareri tecnici rende legittima la proposta”, è toccato al segretario generale, Danila Costa spiegare come “Il ricorso allo scorrimento della graduatoria è possibile

solo in caso di mancato insediamento del Collegio e non in caso di dimissioni, come avvenuto per Siracusa. In questo caso - ha aggiunto Costa - ci troviamo come nella fattispecie del “Revisore unico” previsto per gli enti di minore dimensione. La cessazione del presidente - ha concluso - avverrà in uno a quella del Collegio”.

Al dibattito è seguita la votazione che ha portato all’elezione di Canto: tre voti ha avuto Nicola Lo Giudice, una la scheda nulla. Votata l’immediata esecutività che di fatto ricompone l’interezza del Collegio dei Revisori dei Conti.
Il Consiglio è passato poi alla trattazione del terzo punto all’ordine del giorno, il “Regolamento degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici”. Per il consigliere Salvo Sorbello, che ha auspicato un regolamento snello, si tratta di “Un adempimento importante perché è giusto controllare l’inquinamento. Ma questo deve avvenire in maniera seria, a cominciare dal controllo sulle industrie passando per quello assicurato dalle centraline di monitoraggio che sono guaste. Non si può caricare il fardello sempre sul cittadino”. In aula ha risposto l’assessore Pietro Coppa che nel ricordare la sua emendabilità, ha definito il regolamento come un altro degli “Adempimenti di legge che l’Amministrazione sta attuando nell’ambito dell’attività di controllo e di tutela dell’ambiente di sua competenza”.

Si è poi passati alla votazione dell’articolato: alla richiesta dell’elezione di uno degli scrutatori è venuto a mancare il numero legale per cui la seduta è stata aggiornata alle 18.30 di questa sera.
La seduta si era aperta con il minuto di raccoglimento voluto dal presidente, Santino Armaro, per ricordare “Le vittime di Parigi e di tutte le guerre”; e con la richiesta del consigliere Simona Princiotta e di altri 8 per un Consiglio in seduta aperta per discutere della perdita dell’autonomia scolastica da parte dell’Istituto Martoglio; e di quella del consigliere Fabio Rodante per un’audizione in Consiglio da parte dei lavoratori ex Sogeas.

 

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