Spettacolo
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#Modica, 16 gennaio 2016 – Il 27 Gennaio è il giorno della Memoria. Una giornata triste, in cui in Italia si ricordano le vittime della Shoah, una ferita mai sanata per tutta l’umanità in cui corre l’obbligo doveroso della memoria. In occasione di questa importante ricorrenza Skené Management, in collaborazione con i DiArte Lyricum Trio e al paroliere Giuseppe Livia organizzano a Palazzo della Cultura a Modica, con inizio alle ore 20.00, il “Concerto per non Dimenticare”.

Un momento artistico di grande levatura per tributare un omaggio in musica alla memoria di milioni di innocenti della furia nazista.

“Eserciteremo il dovere del ricordo nel nostro stile - dichiarano i DiArte Lyricum Trio - proponendo brani estratti dal repertorio classico ma, anche dal repertorio moderno e cinematografico. 

Temi come la colonna sonora di Schindler list e de La vita è bella, ci aiuteranno a fare memoria di immagini e sentimenti di orrore ma anche e soprattutto di speranza e di luce”.

Per l’occasione il trio sarà accompagnato da Giuseppe Livia, cantautore e paroliere, che ha accettato con entusiasmo di dare il proprio contributo artistico all’iniziativa. Dalla valigia del suo progetto artistico sul cantautorato italiano che sta portando in giro per tutta l'Italia, Livia estrapolerà delle perle e saprà sorprenderci con delle riflessioni in musica, poesia e parole come solo in pochi sanno fare.

“Siamo convinti che l'artista, grande o piccolo che sia ha un dovere morale che viene dall'alto: quello di veicolare con la propria arte i valori positivi e superiori dell'amore, della tolleranza, della pace, della condivisione e contribuire ad diffonde e ad indirizzare il cuore di tutta la comunità degli uomini verso i più alti ideali di civiltà, rispetto, fratellanza”, aggiunge il Maestro Marcello Giordano Pellegrino a nome di Skené Management.

Appuntamento dunque con la buona musica e con le note cantautorali per il 27 gennaio a Modica. L’ingresso è libero.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry