Cultura
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
  • Argomento: Poesia

Due autori aretusei al Caffè Quasimodo di Modica: Giovanna Alecci e Giuseppe Blandino presentano la loro esperienza poetica

 

Modica, 5 novembre – La poesia di due autori aretusei sarà al centro del III appuntamento del Caffè Quasimodo di Modica,  che si terrà sabato 9 novembre, alle ore 17,30,  nell’Auditorium del Palazzo della Cultura nel quadro della stagione culturale 2019-2020.

La serata, che sarà coordinata dalla poetessa Antonella Monaca, sarà incentrata sulla poesia di Giovanna Alecci e Giuseppe Blandino, autori rispettivamente delle silloge poetiche “Il mare degli ultimi” e “Fragilità ancestrali”.

A illustrare le opere dei due poeti sarà  Corrado Di Pietro, scrittore, critico letterario e Presidente del Centro studi Arti e Scienze “Il Cerchio” di Siracusa, mentre Silvana Scrofani e Gianni Di Giorgio declameranno poesie tratte dalle due raccolte poetiche. La serata sarà arricchita da intermezzi musicali alla chitarra a cura del M° Lino Gatto, Direttore artistico del Caffè Letterario Quasimodo.

“Quella di Giovanna Alecci, afferma Domenico Pisana, è una poesia  attenta al sentire comune dell’uomo, di respiro universale come il mare, di impatto comunicativo ed emotivo rilevanti, e tutta protesa a cercare la bellezza dell’amore e dell’accoglienza e a dire il suo “SI, come afferma Ramzi Harrabi nella Nota che chiude la silloge, a ciò che arriva dal di là dell’orizzonte. Anche Giuseppe Blandino con la sua  raccolta “Fragilità ancestrali” offre ai suoi lettori una prospettiva dell’esistenza che obbedisce ad un “logos poetico-filosofico” che vuole dare un messaggio chiaro e preciso:  la condizione di fragilità non riguarda semplicemente la dimensione di chi cade in errore,  ma attiene al genere umano nella sua interezza, manifestandosi con mille sfaccettature: a volte ci caratterizza per l’intera vita, in altri casi ci coglie alla sprovvista, senza preavviso alcuno”.  

 

s. m.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry