Ragusa e dintorni
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Comiso, 12 dicembre 2014 – Il vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso, è stato invitato dal presidente del Consiglio comunale Luigi Bellassai a intervenire alla riunione del civico consesso del 5 gennaio 2015 convocata in seduta aperta, alle ore 18.00 presso l'Aula consiliare del Municipio, con all'ordine del giorno il tema “Educhiamoci alla responsabilità”. 

L'invito al vescovo della Diocesi di Ragusa è stato concordato coi capigruppo consiliari i quali unanimemente hanno espresso il loro assenso. 

“Le Istituzioni locali e la Chiesa, ognuna nella propria autonomia, condividono sfide comuni e valori come la tolleranza, il rispetto, l’uguaglianza la solidarietà e il perseguimento costante del bene comune – ha dichiarato il presidente Bellassai -. Il Civico consesso e l’Amministrazione Comunale tutta avrà dunque il piacere di ascoltare le parole di S. E. mons. Urso, un messaggio di speranza e incoraggiamento in un tempo difficile dal punto di vista economico e sociale su temi come la dignità del lavoro, il sostegno ai giovani e alle famiglie, a tutela dell’infanzia, l’integrazione sociale e l’accoglienza degli immigrati”.

“Siamo lieti di avere come graditissimo ospite il vescovo mons. Paolo Urso – ha commentato il sindaco Filippo Spataro -, pastore che in questi anni si è fatto apprezzare dalla comunità iblea per le sue doti umane, l'intelligenza e la lungimiranza con la quale ha saputo guidare la Chiesa Ragusana, sempre attento alla mutevole realtà sociale. Mons. Paolo Urso, per il suo equilibrio, le sue indubbie doti culturali e la saggezza che dimostra giorno dopo giorno, è un sicuro punto di riferimento non solo per noi credenti ma anche per chi, pur non avendo fede, guarda a lui come una persona capace di interpretare i bisogni e le esigenze quotidiane di ciascuna persona. Siamo certi che le sue parole, come sempre, sapranno toccare i cuori di ciascuno di noi e saranno di valido stimolo nell'azione di noi amministratori più che mai chiamati ad agire con senso di responsabilità e nell'interesse generale”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry