Siracusa e dintorni
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Palazzolo Acreide, 20 febbraio 2015 – Assegnati i premi del Carnevale 2015 di Palazzolo. Per i carri allegorici il primo premio da 13.500 euro è stato assegnato al carro “La stella di Sirio” titolare Ivan Tanasi; il secondo da 12 mila euro a “Magna mater: unu buonu nun lu fai” di Francesco Valvo; il terzo e quarto ex equo da 8.750 euro ciascuno a “La pace sia con voi” di Gianpaolo Benvenuto e a “Scusate il ritardo” di Stefano Pannuzzo; quinto premio ex equo da 6 mila euro a “Italia oggi e domani” di Mario Alibrio; sesto ex equo da 5 mila euro a “Nenti fari ca nenti si sapi” di Emilio Failla. 

Per i carri in miniatura primo premio da 500 euro a “Ahi serva Italia” di Raffaele Gallo; il secondo da 300 euro a “Cotti e mangiati” di Egizia Sipala; il terzo da 200 euro a “Ma quale crisi…a Carnevale solo sorrisi” di Sergio Gallo. 

Per i gruppi in maschera primo premio da 3 mila euro a “Casanova” di Cristian Vitrano; il secondo da 2.500 euro non è stato assegnato; terzo e quarto premio ex equo da 1.750 euro ciascuno a “Nenti fari ca nenti si sapi” di Emilio Failla e “Vacci liscio band” di Sebastiano Ferla; quinto premio da mille euro a “Noi Acrensi” di Samuele Magro. 

Inoltre la commissione ha deciso di assegnare un premio di partecipazione da 100 euro a sette partecipanti “Il Carnevale che non può morire” di Lorenzo Macauda; “Fin che la barca va i politici vanno” di Adriano Caligiore; “Il continente nero” di Sebastiano Siracusa; “AAA Cercasi pianeta di allegria” di Luigi Faraci; “Lorenzi il magnifico” di Luigi Faraci; “AAA cercasi nuovo pianeta” di Teresa Cannizzo; “Tutti sotto la sabbia” di Sebastiana Sipala.

A causa del maltempo che ha interessato il Comune di Palazzolo nei giorni scorsi e poiché sono previste delle precipitazioni per questo fine settimana, in seguito ad una riunione tra il sindaco Carlo Scibetta, l’assessore al Turismo Paolo Sandalo, i carristi e gli operatori economici si è deciso di non fare altre manifestazioni.   

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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