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#Palazzolo Acreide, 8 febbraio 2016 – Palazzolo Acreide – “Nove finali da affrontare con grande concentrazione, come abbiamo fatto sabato nella gara con il Messina, per accantonare definitivamente gli errori commessi a gennaio, quando, pensando di essere una squadra che poteva lottare per il vertice, non siamo riusciti a giocare con l’umiltà ed il sacrificio che adesso, invece, serviranno per provare a centrare i play-off”. 

Senza giri di parole, e, come sempre, con grande lucidità e determinazione, l’attaccante gialloverde Luca Strano “fotografa” il momento vissuto dal suo Palazzolo dopo la vittoria per 5 a 0 sul Forza calcio Messina. Un successo, quello di sabato, che porta proprio la sua firma, visto che, con la tripletta al Messina, Strano (che ai giallorossi aveva segnato due gol anche nella gara d’andata) ha raggiunto quota 14 reti portandosi in vetta alla classifica cannonieri del campionato. 

“Per tornare tra le prime cinque servirà un grandissimo finale di stagione, - dice il bomber del Palazzolo – ma, prima di tutto, bisogna pensare a vincere le prossime due gare, quelle con l’Orlandina e col Taormina sperando in qualche risultato favorevole tra i tanti scontri diretti che coinvolgeranno le nostre avversarie. Poi dovremo affrontare in casa alcune delle dirette rivali, su tutte il Rocca di Caprileone ed il Taormina, quindi può ancora succedere di tutto. Noi ci crediamo e sappiamo che possiamo centrare l’obiettivo, - ha aggiunto – anche se, comunque, non sarà facile. 

Lo meriterebbe la squadra, che sta cercando di reagire ad un momento delicato con grande carattere, e soprattutto il nostro presidente, che ci ha sempre sostenuti e continua a credere fortemente in tutti noi. E’ per questo motivo che, al di là dei miei gol e del titolo di capocannoniere, che comunque rappresenterebbe una soddisfazione per qualsiasi attaccante, prima di tutto viene il risultato e la squadra. E questo Palazzolo, in termini di risultati e di cliassifica, - ha concluso Luca Strano - può ancora dire tanto”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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