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Ragusa, 23 giugno 2017 – Voce squillante, occhiali da professore e sguardo da preside. A queste si aggiunge un amore viscerale per la sua Ragusa. Non di rado ama percorrere gli angoli nascosti del centro storico, sostando sotto qualche sorridente mascherone oppure salire o scendere vecchie scale per poter percorrere la fitta teoria di viuzze o vicoletti in un fantasmagorico panorama da cui si può apprezzare la parte antica della città. Classe 1937, grande appassionato di storia patria, ha raggiunto il traguardo delle ottanta primavere. 

Stiamo parlando di Giorgio Flaccavento, “u preside”, che tutti ricordano per le sue analisi storiche e prospettiche come quelle contenute nel volume “Uomini, campagne e chiese nelle due Raguse” (1982), pregevole opera storiografica che tratteggia il profilo storico urbanistico della città di Ragusa nella sua interezza alternando a proposte di valorizzazione urbanistica non poche evocative carte topografiche d’epoca intrecciate a suggestive immagini scattate dal maestro Peppino Leone. Una storia urbana fatta di uomini e di terra, di pietra e di invenzioni. Quella di Ragusa è una storia così densa di avvenimenti e di intrecci e di “radici” e di idiomi dal cui ascolto è possibile filtrare gli echi di una “forma urbis”.

«E’ necessario che il ragusano si riavvicini alla sua città. E ogni iniziativa, in tale direzione, è bene accolta», afferma Flaccavento. Conoscere i propri luoghi di origine, prendere parte attiva ai vari appuntamenti, tramandare conoscenze antiche, magari apprese dai nostri padri, essere aperti a idee, persone, sviluppi, cambiamenti compatibili con la natura e la cultura che li hanno generati, sono certamente fattori rilevanti che servono a fare amare il proprio territorio, la propria città. E’ questa la sintesi che ha contraddistinto lo straordinario contributo che da oltre cinquant’anni Flaccavento ha dato alla vita culturale e politica di Ragusa.

Anche Giorgio Chessari, presidente del Centro Studi “F. Rossitto”, ha formulato sentiti auguri inviando al preside Flaccavento un’affettuosa nota ricordando la sua instancabile “opera di formatore di tante generazioni di giovani che hai svolto come docente e dirigente scolastico e il tuo impegno per la valorizzazione dell’identità storica e del patrimonio dei beni culturali della Sicilia e del nostro territorio. Del tuo impegno come consigliere comunale e provinciale, amministratore e dirigente politico della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare abbiamo apprezzato la tua dedizione alla tutela dell’interesse generale della nostra comunità. Ricordiamo tra l’altro il contributo che nella prima metà degli anni Settanta hai dato alla battaglia che si svolse nel Consiglio comunale della città per la destinazione a parco della collina Petrulli, sito di grande rilevanza archeologica per l’esistenza della necropoli greca arcaica del VI secolo a.C. In questa giornata di festa ti rinnoviamo la nostra affettuosa vicinanza ed esprimiamo le nostre felicitazioni a tua moglie Salvina e alle tue care figlie Gaudenzia, Maria e Francesca”.

 

Giuseppe Nativo

 

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Al Prof. Giorgio Flaccavento 

 

Gli amici del Centro Studi Feliciano Rossitto ti inviano i più sentiti auguri per il tuo compleanno memori dello straordinario contributo che da oltre cinquant’anni dai alla vita culturale e politica della nostra terra. 

Abbiamo apprezzato l’opera di formatore di tante generazioni di giovani che hai svolto come docente e dirigente scolastico e il tuo impegno per la valorizzazione dell’identità storica e del patrimonio dei beni culturali della Sicilia e del nostro territorio. 

Del tuo impegno come consigliere comunale e provinciale, amministratore e dirigente politico della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare abbiamo apprezzato la tua dedizione alla tutela dell’interesse generale della nostra comunità. Ricordiamo tra l’altro il contributo che nella prima metà degli anni settanta hai dato alla battaglia che si svolse nel Consiglio comunale della città per la destinazione a parco della collina Petrulli, sito di grande rilevanza archeologica per l’esistenza della necropoli greca arcaica del VI secolo a. C.

Di grande rilevanza è stato il tuo impegno pubblicistico e di storico. Tra le tante tue pubblicazioni di grande rilevanza sono stati i volumi “Uomini, campagne e chiese. Profilo storico di Ragusa dai siculi ai nostri giorni”; 

“Ragusa nel tempo”, opera realizzata con la collaborazione di Paolo Nifosì e Marco Rosario Nobile. 

Con questi libri hai ricordato il passato della nostra comunità e difeso l’identità culturale della nostra città; hai spronato i cittadini a “conservare il santuario della sua storia”, che sono certamente Ibla e il centro storico di Ragusa Superiore.

 

 

Con “Ragusa nel tempo”, hai contributo a rinnovare ulteriormente la conoscenza della storia della nostra città precisando che “oggi l’etimo più accettato del nome di Ragusa è quello di Rogos – granaio – legato all’assetto bizantino del territorio”. 

Con l’iniziativa di oggi, promossa da “Insieme in città” e dalla “Società per la mobilità alternativa”, hai confermato il tuo impegno con rinnovata energia a contribuire alla costruzione del futuro della nostra città. In questa giornata di festa ti rinnoviamo la nostra affettuosa vicinanza ed esprimiamo le nostre felicitazioni a tua moglie Salvina e alle tue care figlie Gaudenzia, Maria e Francesca.

 

 

 

Giorgio Chessari,  Presidente del Centro Studi Feliciano Rossitto

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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