Spettacolo
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Ragusa, 24 aprile 2018 – Se alla musica di qualità dalle sonorità blues accosti un quartetto con la passione musicale innata è facile che  puoi imbatterti nella “Ibla Soul Band”: Salvo Valvo alla chitarra, Angelo Di Martino al basso, Peppe Cerruto alle tastiere e Gianni Bellassai alla batteria. 

Domenica sera a” Le Fate” Caffè letterario di via Cesare Battisti  i quattro ritrovati musicisti hanno eseguito un concerto di grande impatto musicale attirando parecchio pubblico , difficile da contenere all’interno del locale. Molti, infatti, hanno dovuto rinunciare allo spettacolo per esaurimento posti. Sold out e standing ovation il binomio augurale della serata che è stata caratterizzata non solo dall’esecuzione impeccabile di brani  musicali internazionali ma anche dalla lettura  in italiano di alcuni versi delle canzoni eseguite,  a cura di Mario Tumino che ha aperto la serata anche con una breve storia del blues, quello legato alla deportazione di milioni di schiavi neri dal 1600 alla fine dell ‘800 in America.

È in questo periodo storico, infatti, che appaiono i primi canti blues. New Orleans e le rive del Mississipi la loro culla .Qui gli schiavi neri potevano esprimere, attraverso il canto, la loro spiritualità e i loro usi e costumi. Una lezione-concerto, quella di Mario Tumino,  che ha ulteriormente  affascinato il pubblico in sala. 

 I quattro componenti della “Ibla Soul Band”, tutti over 50, con una discreta esperienza musicale alle spalle ma soprattutto con una rinnovata passione  per  il voler fare musica insieme, hanno eseguito brani che hanno segnato la gioventù di molti dei presenti tra il pubblico.  Brani immortali potremmo definirli  come “Somebody Knocking on my door” “Wonderfull tonight”, “Autum leaves ( versione) , “I Will be there”di E. Clapton; “You ain’t goin’nowehere” e “Knocking on even door”  e “You make feel my love”del grande Bob Dylan;  “”Gravity” e “Rolli t home” do J.Mayer;  “Sade yes “di Bruce Sprigsteen; “No More blue” e “Me and wind” di R.Ciotti e altri noti del panorama blues internazionale.  I componenti della band, su suggerimento del bassista Angelo Di Martino, hanno voluto dedicare la prima canzone , “Atlantide” di Francesco De Gregori, unica in italiano e fuori scaletta, ad un amico  che proprio ieri  a Pozzallo ha cessato di vivere a causa di un infarto. 

 A fine concerto il pubblico si è intrattenuto con i musicisti complimentandosi per la scelta musicale .La padrona di casa de “ Le Fate”, Alina Catrinoiu, ha deliziato il palato di tutti con un aperitivo rinforzato dopo concerto .  La band, visto il successo registrato domenica a “Le Fate” e il pubblico rimasto fuori per esaurimento posti, ha promesso di replicare la serata a fine estate, a settembre.

 

Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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