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Comiso, 21 aprile 2015 – È online il terzo volume di Natura Rerum (2013-2014), editing Belvedere, rivista scientifica del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso diretta dal docente  universitario Filippo Spatola, di cui è direttore scientifico il conservatore del museo comisano Gianni Insacco. 

Pubblica principalmente lavori di zoologia, paleontologia animale, comportamento, benessere degli animali e medicina veterinaria. Natura Rerum è pubblicata con periodicità annuale ad eccezione di supplementi. La rivista ha una grande valenza scientifica per l'attività divulgativa di  ricerca del museo e di altre istituzioni con cui collabora.

Il Comitato scientifico è composto da Laura Bonfiglio - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Messina Rafael La Perna - Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali, Università di Bari Dino Scaravelli - Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Annalisa Zaccaroni - Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Marco A. L. Zuffi - Museo di Storia Naturale e del Territorio, Università di Pisa. L'Amministrazione comunale è rappresentata dal sindaco Filippo Spataro che ha la delega per la Cultura e la P. I. e dal funzionario Salvina Calandra.

Il Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, istituito nel 1991, è stato realizzato nel prestigioso edificio della ex “Regia Scuola D’Arte” di via degli Studi, dov’è fruibile la Sezione Paleontologia e quella Zoologica. Il museo possiede una ricca collezione di fossili di varie ere geologiche, circa 10.000 reperti, nonché cospicui resti di vertebrati del quaternario siciliano e un centinaio di minerali siciliani. Possiede numerosi preparati zoologici, fra questi diverse centinaia di conchiglie, circa duemila animali terrestri e marini naturalizzati, diversi preparati osteologici e la più importante collezione cetologica del meridione d’Italia costituita da 11 taxa. Oltre 8000 reperti fossili e zoologici appartengono alla collezione paleontologica privata dello stesso Insacco e altri reperti sono stati recuperati a seguito di missioni compiute dal personale del museo, o donati da diverse ditte benefattrici o da privati collezionisti.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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