Siracusa e dintorni
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Melilli, 19 gennaio 2015 – I melillesi festeggiano San Sebastiano nel giorno del suo martirio. A maggio 2015 la solenne chiusura del 600° anniversario del ritrovamento del Simulacro e Melilli si prepara come ogni anno ai festeggiamenti cittadini di gennaio.

Il 20 gennaio, nella festa liturgica di San Sebastiano, si terrà il canto dell’ Ufficio delle Letture alle 5,30 alla Basilica a lui dedicata. Seguirà la tradizionale “Svelata” del venerato Simulacro al canto del Te Deum e la Santa Messa celebrata dal parroco don Giuseppe Blandino. Nel pomeriggio alle 18,30 il solenne pontificale presieduto dall’ Arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo e concelebrato dai sacerdoti di Melilli. Parteciperanno le autorità cittadine, civili e militari. Il Simulacro sarà esposto per tutto l’ottavario nella nicchia dell’abside antistante alla camera in cui viene gelosamente custodito.

L’amministrazione della Basilica e il parroco don Giuseppe Blandino ricordano che da maggio 2014 a maggio 2015 è stato indetto l’anno giubilare in occasione del 600° anniversario del ritrovamento del Simulacro. Pertanto secondo le disposizioni della Santa Sede coloro che giungono in pellegrinaggio in questa Basilica potranno lucrare l’indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, Pater, ave, Gloria) applicabile ai vivi e ai defunti.

Inoltre, dal 21 al 26 gennaio sarà possibile visitare una mostra di “ex voto” donati negli anni a San Sebastiano per devozione o grazia ricevuta, e altri oggetti. Il 27 gennaio chiusura dei festeggiamenti: alle 18,30 Santa Messa a cui seguirà la breve processione dalla Basilica verso la Chiesa Madre e viceversa. Al rientro spettacolo pirotecnico e tradizionale “Cunsarbata”, tra grida di invocazione e richieste di intercessione. A maggio 2015 si chiuderà solennemente l’anno del 600° anniversario del ritrovamento del Simulacro.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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